Con una convenzione la Provincia affida alla Nuova Limonaia l’uso e la cura dei materiali didattici ed espositivi. Ma il futuro dell’immobile resta incerto
La Limonaia resta chiusa, ma i suoi materiali sono stati “sbloccati” dallo stato di inattività in cui era rimasti con la chiusura del pregiato immobile di vicolo Del Ruschi.
Una convenzione tra la provincia di Pisa e l’associazione La Nuova Limonaia, firmata la scorsa settimana dal presidente Marco Filippeschi, stabilisce che tutti i materiali didattici ed espositivi possano essere utilizzati dall’associazione la Nuova Limonaia.
A oltre un anno dalla chiusura di questo centro di cultura scientifica per la città, e a un anno dalla nascita della Nuova Limonaia, non si può dire che quell’esperienza riparta come prima. Il futuro dell’immobile infatti è ancora incerto, e anche se formalmente non rientra nell’elenco dei beni della provincia destinati alla vendita per il triennio 2014-2016, non si sa cosa accadrà dopo. Né prima, perché la Limonaia ha bisogno di interventi di manutenzione che ad oggi la provincia non ha impegnato.
La convensione tenta di “mettere in salvo” almeno i materiali, che vengono affidati così alla Nuova Limonaia ritenuta il soggetto in grado di garantire “il naturale proseguimento delle precedenti attività”, e la Provincia di Pisa, Ente fondatore della Limonaia Scienza Viva, “intende condividere le finalità che la Nuova Limonaia persegue”.
Vengono quindi concessi all’associazione l’utilizzo per due anni dei materiali, ovvero le mostre, i documentari, le pubblicazioni, i libri, i video e tre telescopi. Fra due anni, allo scadere dell’atto, si deciderà se riunire i materiali con il luogo o se destinare a entrambi futuri diversi.
c.c.