Il progetto dei bambini e delle bambine delle classi quinte della scuola primaria Damiano Chiesa in via San Francesco. Che hanno scoperto il Fosso del Mulino in via Battelli e la bellezza nascosta dal degrado
Non solo strade e parcheggi, ma dietro a scorci conosciuti della città si celano storie e ambienti naturalistici di pregio. È così che durante il percorso didattico “Noi, l’acqua, la città” curato da Legambiente Pisa, i bambini e le bambine delle classi quinte della scuola primaria Damiano Chiesa in via San Francesco hanno scoperto che nel loro quartiere, a ben guardare, vi erano scorci di enorme bellezza, purtroppo nascosti dalle macchine del parcheggio di via Battelli e da situazioni di vero e proprio degrado.
Legambiente fa sapere che gli alunni si sono così proposti di svelare la bellezza di questi luoghi, caratterizzati dalla presenza di un piccolo corso d’acqua e dagli archi dell’acquedotto mediceo, e di comunicare le contraddizioni osservate alle persone adulte che, come loro, frequentano il quartiere.
Hanno perciò scoperto la storia del Fosso del Mulino, che attraversa Pisa da più di mille anni e che prende il nome dai numerosi mulini che alimentava durante il suo corso.
“Ma come valorizzarlo?”, domandano. “Se un tempo il Fosso veniva utilizzato come fonte di energia e come via d’acqua per facilitare contatti e trasporti, oggi abbiamo la possibilità di valorizzarne funzioni diverse, come quelle ambientali, ecologiche e ricreative. Infatti la sua presenza in città contribuisce alla creazione di zone verdi formate da vegetazione adatta ad offrire riparo ad anfibi e uccelli acquatici che non trovano altrimenti spazio nel centro cittadino”.
“Le classi si sono però subito rese conto che le acque del Fosso ora sono sporche – aggiungono – piene di carta, plastica, vecchie biciclette, lavatrici e altri rifiuti: solo l’acqua pulita permetterebbe l’insediamento di piante e pesci creando un ambiente più sano e ricco di biodiversità dove si potrà tornare a camminare al riparo dalla calura estiva, per far riposare le orecchie dal traffico delle automobili o semplicemente per osservare l’acqua che fluisce e gli animali che la abitano. Già ora, nei tratti di argine più curati, bambini e adulti trovano uno spazio per giocare e trascorrere il tempo fuori in compagnia”.
Durante quest’anno scolastico, con Legambiente e la pittrice Gavia, le classi hanno tentato di dare voce a questi luoghi ridipingendoli ad acquarello con l’obiettivo di comunicarne la bellezza e denunciarne il degrado. “I loro lavori, grazie al sostegno economico del Consorzio di Bonifica Basso Valdarno, ente gestore del fosso, sono stati raccolti in due pannelli informativi curati dal Circolo Legambiente Pisa. Il progetto ha poi ottenuto il patrocinio del Comune di Pisa”, dice Legambiente.
Venerdì 5 giugno alle ore 10.00 avverrà la posa in opera dei pannelli lungo l’argine presso il ponte pedonale di via Battelli. Conclude Legambiente: “Primo passo che ci auguriamo segni l’inizio di un progetto condiviso da cittadini e istituzioni per una riqualificazione dell’area nell’ottica di migliorarne la fruibilità pedonale”.