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Pisa-Baekdu mai così vicine. E un po’ di Corea del Nord su paginaQ

baekdu

Da febbraio su queste pagine un Quaderno dalla cima del vulcano Baekdu, a due passi dalla Cina. A raccontarci il mondo visto da lassù, Antonio Caprai, vulcanologo del Cnr di Pisa

Sono i primi ricercatori italiani a varcare il suolo nord-coreano, per arrampicarsi fino a 2744 m, sulla cima più alta della Corea, quella del monte Baekdu sotto cui giace un vulcano quasi mitico. E partiranno il mese prossimo da Pisa, per un progetto di monitoraggio del vulcano e formazione di ricercatori in loco. Il team, che comprende ricercatori delle Univrsità di Pisa, Firenze e Palermo, è coordinato dal prof. Antonio Caprai, dell’Istituto di Geofisica e Geoscienze del Cnr di Pisa, ed è pronto all’avvio del progetto dopo quasi due anni di meticolosa preparazione.

Noi di paginaQ avremo il provilegio di raccontarvi questo viaggio attraverso uno dei nostri quaderni, che sarà curato proprio dal prof. Caprai; una corrispondenza con la nostra città da un luogo così remoto, in grado di scatenare immaginari e curiosità che speriamo, nel nostro piccolo, di riuscire a colmare.

Per noi è quindi un piacere presentare questo progetto di ricerca e dare notizia del suo avvio: “La scorsa settimana è arrivata la prima tranche di finanziamento – spiega infatti Caprai – pari a 125.000 euro, erogati dal Ministero degli Esteri oltre al cofinanziamento delle tre università coinvolte destinato alle spese del personale. Io partirò intorno alla metà di febbraio per una prima visita al vulcano e per la stesura del sito web del progetto”.

Una seconda viaggio sarà dedicato all’apertura di una sede per i ricercatori e all’eventuale acquisto di materiali da laboratorio. Poi partiranno i ricercatori, in base al cronoprogramma del progetto e alle specifiche competenze espresse dai vari istituti di ricerca, mentre ad agosto un gruppo di ricercatori coreani sarà in visita a Pisa.

La montagna Baekdu, detta anche “montagna bianca”, è un potente simbolo nazionale della Repubblica Democratica Popolare della Corea; comprende anche un lago di origine vulcanica chiamato il “Lago del Cielo”, largo 14 km di diametro con una profondità media di 213 metri e massima di 384 metri. Si trova a nord della DPRK, al confine con il territorio della repubblica popolare Cinese. A causa della crescente attività sismica registrata dai coreani e della storia di questo vulcano, il progetto mira a tenere sotto controllo il temibile gigante, tanto più in ragione della presenza del lago.

Ci sono infatti circa 2.000 persone che abitano a 20 km dalle pendici del vulcano, un aeroporto che dista 12 km e una zona industriale e residenziale nell’area a 50 km dalle pendici che raccoglie diverse migliaia di persone. Lo scopo del progetto è quello di attivare e svolgere congiuntamente attività di formazione scientifica e di definire i protocolli di monitoraggio del vulcano Baekdu mediante l’interscambio di personale e di informazioni scientifiche, nonché attivare questo stesso monitoraggio in tempi brevi.

Il progetto ha la compartecipazione culturale di enti come l’Earthquake Administration / Institute of Volcanology of DPRK, il CNR-IGG, la UNIFI, UNIPI ed UNIPA e si prefigge di offrire il meglio della conoscenza scientifica dei due paesi (Italia e DPRK). Tra gli obbiettivi indiretti del progetto, ci sono anche le prospettive relative allo sfruttamento energetico di origine geotermica, che verranno analizzate attraverso un percorso di formazione teorico, di laboratorio e di conoscenza diretta dei fenomeni.

L’Earthquake Administration / Seismology Department – DPRK è una struttura universitaria che da decenni anni segue l’evoluzione dell’attività del vulcano Baekdu. L’attuale direttore è il prof. Kim Myung Seong. Le attività svolte da questa istituzione riguardano lo studio ed il monitoraggio in situ utilizzando metodi geochimici, geofisici e geologici. L’ente è sotto la tutela del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica ed è preposto allo studio della geologia, delle risorse rinnovabili di origine geotermica e delle pericolosità naturali.

Una volta in loco, i nostri ricercatori porteranno avanti anche iniziative di formazione – curate dall’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa, con le scuole del posto. Da parte nostra li seguiremo con attenzione, e ci sembrerà che tramite la finestra su Baekdu, Pisa e DPRK non siano state mai così vicine.

 

Foto di Bumix2000 – Flikr.com

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Pubblicato il: 16 gennaio 2014

Argomenti: Cultura, Mondo, Pisa, Scuola-Università

Visto da: 972 persone

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