Un’ordinanza di allontanamento per 4 nuclei familiari dal Campo di Coltano è stata notificata la scorsa settimana dalla Polizia Municipale.
Per due di queste famiglie è stata proposta una soluzione abitativa, l’altra di cui fanno parte anche minori – denuncia Africa Insieme – “dovranno allontanarsi”.
Il campo di Coltano, come è noto, è diviso in due zone. Da un lato il “villaggio”, con le famose “casette” assegnate ai rom; dall’altro
il “campo”, dove abitano famiglie che non sono rientrate nell’area attrezzata. È di questa seconda area che da mesi si discute il destino.
“La politica del Comune di Pisa sui rom – commentano Africa Insieme e il Progetto Rebeldia – assume un solo e unico volto: quello degli sgomberi”.
Ma nel frattempo il mondo intorno a noi è cambiato. “L’Italia – spiegano le due realtà in una nota – si è dotata di un programma nazionale denominato ‘Strategia di Inclusione’, che chiede di interrompere la spirale perversa degli sgomberi, e di avviare progetti di inserimento abitativo. La Regione Toscana ha creato tavoli di lavoro con gli enti locali per trovare soluzioni abitative e per scongiurare gli sgomberi forzati. Vi sono fondi europei stanziati per progetti validi e innovativi, e già alcune città toscane hanno avuto accesso a questi fondi. Il Comune di Pisa non ha presentato alcun progetto ed è oggi il fanalino di coda delle politiche sociali sui rom, sia a livello regionale che nazionale”.
Ma il campo di Coltano non è l’unico campo a suscitare aspre polemiche e a rivelare criticità a cui si fatica a dare risposta. A pochi chilometri dal primo si trova infatti il campo della Bigattiera, oggetto di una mozione del Consiglio Comunale che obbligava il Sindaco a ripristinare
l’erogazione della luce elettrica e dell’acqua corrente, e a garantire il trasporto scolastico dei bambini.
“Oggi – spiegano Africa Insieme e il Progetto Rebeldia – a quasi sei mesi di distanza nulla si è mosso e quella comunità continua ad essere priva dei servizi essenziali”. “Un recente dossier dell’Associazione 21 Luglio – spiega Sergio Bontempelli – una delle più note organizzazioni internazionali di tutela dei diritti umani, inserisce Pisa tra le città dove più frequentemente sono violati i diritti dell’infanzia rom”.
“Ancora una volta – concludono – ci troviamo a proporre la soluzione più semplice. Si evochi l’ordinanza di sgombero, e si apra un tavolo di lavoro con le famiglie interessate, con la Regione e con le associazioni, per trovare soluzioni condivise e rispettose dei diritti fondamentali. È davvero così difficile farlo?”.