La Polizia Municipale ha ritrovato in un fosso vicino a via dei Crisantemi, quasi completamente immersa nell’acqua, la statua di bronzo dedicata a Gian Paolo Gamerra, il maggiore dell’esercito italiano, medaglia d’oro al valor militare, che il 9 settembre 1943, il giorno dopo l’armistizio, fu trucidato dai nazisti insieme a nove dei suoi uomini per essersi rifiutato di consegnare loro mezzi e armi.
La statua fino a domenica pomeriggio si trovava di fronte al cimitero di Riglione. A comunicare l’accaduto l’amministrazione comunale: “Di sicuro è stata divelta e trasportata via nel tardo-pomeriggio o nella notte di domenica, dato che fino alle 17, orario di chiusura del campo santo, era regolarmente al suo posto. Nel primo pomeriggio di oggi (ieri, ndr), invece, alcuni visitatori hanno notato che era rimasto solo il piedistallo e, quindi, hanno avvertito i vigili urbani che hanno cominciato a setacciare la zona alla ricerca della statua individuandola alcune ore dopo”.
“Un oltraggio indegno che la città condanna nel modo più fermo e assoluto”, ha detto il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi. “Nonostante siano passati molti anni, il sacrificio del maggiore Gamerra e dei suoi uomini, infatti, è ancora viva nella memoria dei pisani e, in particolare, della comunità riglionese dove, il 9 settembre di ogni anno, si celebra una sentita commemorazione proprio di fronte a quella statua ai cui piedi viene sempre deposta una corona d’alloro. Auspico che i responsabili siano individuati quanto prima”.