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Pisa. Nuovo stadio ai Navicelli, una città nella città

stadio navicelli Pisast(A)dium

Mentre a est dei Navicelli si costruiscono yacht e si comprano mobili all’Ikea, a ovest, dove ora c’è un’area agricola e un fragile reticolo idraulico, ecco che sorge un nuovo parco dello sport. Gli architetti di Pisast(A)udium se lo immaginano lì, in una posizione della città dove stanno nascendo nuovi collegamenti e attività.

Il progetto è stato presentato ieri al Lumière, in un evento-spettacolo che ha chiamato a raccolta tutto il gotha dell’architettura pisana, e mostra “un’idea di città” più che un semplice progetto urbanistico, come hanno ripetuto gli stessi promotori. Davvero di idea di città si tratta, dal momento che l’entità delle cose messe in campo parla quasi di una piccola città nella città, di una grossa urbanizzazione in un’area di Pisa ora verde e guarda ad una prospettiva di sviluppo più adatta a una metropoli che a una città di 100.000 abitanti.

Il progetto lo illustra Giovanni Giusti, che parla espressamente di “intenzione più ampia della semplice creazione di uno stadio. Pensiamo infatti ad un parco dello sport nel quale lo stadio rappresenta una delle tante funzioni, in uno scenario urbanistico che vede nuovi collegamenti per l’area, come il People Mover. Lo abbiamo pensato da una prospettiva razionale e sostenibile, con possibilità di accesso ciclo-pedonale e apertura degli spazi a diverse tipologie di sport”.

Su una superficie complessiva di oltre 350.000 mq, gli architetti hanno disegnato uno stadio per 21.000 persone, un palazzetto dello sport, una piscina coperta, un edificio per 4 palestre, 8 campi da tennis e 8 campi da basket, 2 campi di calcio per allenamento, 1 campo di calcio regolare, un’area attrezzata a verde pubblico di 60.000 mq a nord e 40.000 mq per parcheggi. Poi a sud il bacino remiero, che dovrebbe ospitare le attività sportive su acqua.

Lo sguardo è rivolto al turismo sportivo, ed è uno sguardo che chiede moltissimo al territorio su cui si è posato. Un territorio ora agricolo proprio ai confini con il Parco di San Rossore, che ha un fragile e complesso reticolo idraulico. Proprio per questo si parla di “bonifiche idrauliche, che permettano di adeguare le canalizzazioni esistenti alla nuova configurazione territoriale”; in particolare l’ipotesi prevede “un nuovo canale in sostituzione del tratto Nord del fosso Mezzanina, il suo prolungamento in direzione Porta a Mare e un suo scolo meccanico nel canale dei Navicelli”.

“Già nel 1998 il Piano Strutturale De Lucia prevedeva lo stadio a Pisa sud ovest”, ricordano. Ma i nuovi volumi previsti da questo progetto fanno apparire il parco solo come una piccola porzione di un’operazione dalle grandi misure, talmente grandi che è difficile immaginare da chi saranno vissute.

Non si è parlato di costi ieri, né di gestione degli spazi. Quello presentato dagli architetti è un progetto freddo, immaginato e disegnato su bisogni lontani dalla sobrietà di cui si fa tanto parlare di questi tempi. L’attenzione e la cura del territorio sono difficili da trovare con queste volumetrie, che sembrano non tenere conto dello sfruttamento del suolo, e di un suolo particolarmente delicato come quello in oggetto. Anche questo progetto, come quello per l’Arena Garibaldi dovrà affrontare la politica e quindi, si spera, uscire dal rendering e incontrare la realtà.

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Scritto da:

Pubblicato il: 6 febbraio 2014

Argomenti: Ambiente, Mobilità, Pisa, Urbanistica

Visto da: 2313 persone

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Una risposta a: Pisa. Nuovo stadio ai Navicelli, una città nella città

  1. avatar Odell_Deefus scrive:

    Cos’è, una nuova forma di urban pornography? Praticamente un Kinzika bukkake con schizzi però di cemento.

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