In settimana sono arrivate un paio di proposte di acquisto per il Pisa Calcio, la prima un po’ strampalata, poco chiara, di quelle che ti mettono mille dubbi e sospetti e di cui è difficile fidarsi, la seconda più chiara, trasparente, direi quasi cristallina, pubblicata sul web e rivolta alla città intera, indirizzata al Sindaco, quasi imbarazzante per un paese come l’Italia (infatti il gruppo che la propone non è solo italiano). La prima proposta, dicono alcune voci legate ai tifosi “complottisti”, potrebbe esser stata creata per disturbare la seconda proposta che tutti sapevano sarebbe uscita di lì a pochi giorni (era stata ampiamente annunciata). Forse per alzare il prezzo? Mah, chissà… Personalmente ho sposato completamente la seconda proposta, quella di Terravision, la “visione della terra”, una società che si occupa di collegamenti tra aeroporti e città, che “mette in comunicazione” e che ha sede anche a Londra, cioè nel paese dove è stato inventato il calcio e dove si gioca uno dei campionati più avvincenti del mondo, almeno a livello agonistico.
In Inghilterra il campionato non si ferma neanche a Natale (un vero paradiso): quando noi italiani ingurgitiamo quantità stratosferiche di panettoni, per cui occorre sospendere per una mesata il campionato altrimenti non riusciamo a “digerire”, i perfidi inglesi corrono come saette e rallegrano le masse calciodipendenti. Io da tifoso del Pisa (alè oh oh), vorrei che l’attuale proprietà cedesse la mano a questa proposta proveniente dalla perfida albione per uscire dalla “zona morta” in cui sembra precipitata la gestione societaria attuale. L’attuale proprietà, pur non avendo fatto “male”, visto che l’anno scorso ci è stata rubata la serie B da un arbitro palesemente tifoso del Latina (complottismo), ha mancato nella sua totale incapacità di entusiasmare i tifosi neroazzurri abituati in passato al condottiero Romeo.
Anconetani, oltre a tenere un filo diretto con i tifosi tutti i martedì con monologhi stile Fidel Castro che relegavano il povero giornalista conduttore a mero ruolo scenografico, aveva dei super poteri carismatici: ricordo che quando andavamo in trasferta con i treni speciali, da lui sapientemente organizzati a prezzi stracciati (doveva avere dei rapporti speciali con le FF.SS perché spesso questi treni non tornavano intonsi), ci attendeva alla stazione d’arrivo, insieme al fido “formaggino” suo assistente tuttofare, e guidava il corteo fino allo stadio. Romeo era favoloso perché sapeva intervenire in tutte le situazioni: sedava le risse, “trovava” i biglietti a chi ne aveva bisogno, incoraggiava i depressi, dava da bere agli assetati e da mangiare agli affamati (nel vero senso della parola), ci mancava solo che guarisse gli ammalati… era fantastico. Ricordo che un anno guidò il corteo dei tifosi a Genova con la Sampdoria, venendo ad aspettarci a Brignole, sapendo che ci sarebbe stato “casino” ma volendo esserci per cercare di limitarlo.
Ora essendo noi stati abituati e affezionati a questo modello di Presidente, non essendo però più il tempo di quel tipo di calcio lì… come dicono i “nostalgici”, vorremmo evolverci almeno verso il “global turbo capitalism football”, sposando la causa Terravision, sperando di uscire da una logica gestionale che non prevede le spese in ingaggi superiori al minimo sindacale e che ci costringono a rimanere in serie C. Quindi caro presidente Battini o fai un corso accelerato di carisma anconetanico oppure ti invitiamo a passare la mano a qualcuno che voglia dare qualche scarica elettrica all’ambiente e che ci riporti ai fasti passati.