Slitta l’apertura dello sportello informativo sanitario di San Giusto gestito da Emergency: gli spazi non sono più disponibili. La Figc dovrebbe traslocare e il progetto dovrà trovare un altro posto
Doveva essere pronto il 15 gennaio lo sportello gratuito di orientamento sociosanitario che verrà gestito da Emergency e che è stato lanciato con la campagna 2013/2014 della Fondazione Il Cuore si scioglie, in collaborazione con il Comune di Pisa, Usl 5, Società della Salute di Pisa, Regione Toscana e Unicoop Firenze.
Ma ad oggi le due stanze promesse dal Comune, presso il distretto sanitario di San Marco, non sono ancora state consegnate, né lo saranno, visto che la disponibilità su quegli spazi è venuta meno. Lo sportello quindi non è ancora aperto: certo, un mese di ritardo nel contesto italiano della lentezza cronica può sembrare risibile, e la speranza è che per sistemare due stanze e darle a Emergency non occorra tanto altro tempo.
L’obbiettivo dello sportello, che rientra nel Programma Italia di Emergency, è di fornire informazioni sui servizi sociosanitari disponibili sul territorio. Analoghe iniziative sono state realizzate anche a Catania, Messina, Ragusa e Sassari. Lo sportello, ovviamente ad accesso gratuito, si rivolge innanzitutto a migranti e persone in difficoltà economiche, ma sarà aperto a tutti: “Chiunque potrà rivolgersi agli operatori per avere maggiori informazioni sui servizi sanitari pubblici”, spiega Andrea Belardinelli, coordinatore del progetto.
“Non si tratta di un poliambulatorio con medici e personale sanitario, ma di uno sportello di orientamento. Il nostro obbiettivo – aggiunge Belardinelli – non è di sostituirci agli enti, ma di lavorare in sinergia con loro. Spesso i migranti, gli stranieri, le persone indigenti non hanno accesso alle cure di cui hanno bisogno, sia per scarsa conoscenza dei propri diritti, ma anche per le difficoltà linguistiche e l’incapacità a muoversi all’interno di un sistema sanitario complesso. Lo sportello cerca di superare questi problemi dando strumenti di conoscenza. Quanto a quello di Pisa, da parte nostra non ci occorre molto per sistemare le stanze: dobbiamo portare i computer e il materiale informativo. Abbiamo inoltre aperto una selezione per un mediatore culturale, che dev’essere formato appositamente. Aspettiamo però le stanze, che purtroppo ad oggi non sono pronte”.
“Purtroppo la disponibilità per le due stanze nel distretto sopra la Coop di San Marco è venuta meno”, dice l’assessore alle politiche sociali Sandra Capuzzi, “stiamo cercando un’alternativa a quegli spazi, dove ora ha sede la Figc (Federazione Italiana Gioco del Calcio, ndr), la quale ha difficoltà a trovare altri locali per le proprie attività. C’è un dialogo aperto fra il Comune, Unicoop e il Distretto dell’Asl per trovare una soluzione altrettanto idonea, ed è nostra premura trovarla il prima possibile. Il prossimo 26 febbraio ci sarà un incontro con Unicoop per capire se ci sono altri luoghi disponibili, contiamo in ogni caso di risolvere la situazione entro un paio di settimane”.
Sono alquanto perplesso. Chi ha un problema di salute cerca un dottore: sarà molto probabile che allo sportello si recheranno persone malate in cerca di una soluzione, presumendo (con una certa logica) di trovarci un medico, non ce lo troveranno e se ne andranno senza aver risolto il problema. Se il servizio è per l’orientamento legale e burocratico, forse sarebbe più logico che fosse accorpato ad altri servizi di informazione e orientamento, piuttosto che creare uno sportello sanitario dedicato. Spero poi che l’ASL abbia smesso la pratica di rilasciare gli STP non secondo legge, ma secondo prassi proprie, accordi privati e propria discrezione.