La tessitura è un’arte intellettuale, forse la più intellettuale tra tutte. È strategia e capacità; è ideazione, progettazione e manualità. È un intreccio – appunto – di fantasia e grazia, applicazione e approccio alla materia. È il primo passo della civiltà e non è un caso che proprio Pallade Atena, nata dal cervello di Zeus e conosciuta come dea della guerra strategica dalla mitologia greca, ne sia la patrona.
È così che Laura De Cesare, tessitrice e divulgatrice nata, mi presenta una delle arti più antiche di tutti i tempi. Un mestiere che lei ha conosciuto per caso, passeggiando tra le strade di Pisa in un momento di confusione, quel tipico periodo di sbandamento che attorno ai vent’anni coglie più o meno tutti di fronte alla domanda “cosa voglio fare da grande?”.
E proprio tra le vie pisane Laura si imbatte in una vetrina con un telaio: le basterà bussare per ottenere gli indirizzi di coloro che diventeranno poi le pietre miliari della sua vita oltre che amiche e maestre di tessitura. Tutto ha inizio da lì, da quel momento nato per caso e che sconvolgerà la sua vita completamente.
Così, inizia gli studi in Disegno tecnico tessile e perfeziona sempre di più il suo lavoro al telaio finché le sue conoscenze e le sue capacità non diventano tali da poterne scrivere. Da tessitrice a giornalista, dunque, a tessitrice di nuovo perché tessere è la sua passione e il laboratorio il suo vero sogno.
La vita di Laura è segnata da momenti particolari e di grande portata; la mostra personale nel 2009 dal titolo Codici Tessili, ad esempio, rappresenta per lei ciò che per un qualunque studente universitario è la tesi di laurea: un duro lavoro, ma anche un fondamentale punto di partenza. Nel frattempo è nato il laboratorio in Via San Marco, dove oggi trascorre gran parte del suo tempo, quando non è impegnata a insegnare ai ragazzi e perfino ai bambini a tessere o a informare e battersi sull’importanza dell’artigianato.
Perché Laura crede davvero nel fatto a mano, nell’alta qualità e nella necessità del ruolo dell’artigiano. Anche, se non soprattutto, in tempi come questi. Le piace attirare l’attenzione dei più giovani su un’arte tanto antica, tant’è che tre suoi allievi hanno espresso il desiderio di intraprendere la sua stessa strada: una strada fatta di fiere, produzione e personalizzazione del prodotto, ma anche studio e continui aggiornamenti. Perché secondo Laura non c’è artigiano che regga al tempo, senza l’innovazione. E dunque via libera all’approfondimento dei tessuti, allo studio dei filati più antichi e alla possibilità di utilizzare nuovi materiali come la plastica riciclata.
Tra le sue fibre preferite, il primo posto è riservato alla lana garfagnina, ma anche la seta, il lino e il cachemire non sono da meno. Tessuti pregiati, dunque, per la realizzazione di prodotti dalla qualità impeccabile, ma pur sempre accessibili. Tra le sciarpe, le stole e i cestini, però, grande spazio occupano anche le opere d’arte, quelle che richiedono maggiore tempo di lavorazione, ma anche quel piglio creativo che non è da tutti. E la firma di Laura si riconosce immediatamente dall’intreccio, perché il suo è un lavoro basato sulla tridimensionalità in cui è il colore a sposare l’intersecarsi dei fili.
In tempi in cui tutto sembra più complicato, l’immagine ha il sopravvento e la moda sembra trovar spazio solo nella comunicazione, Laura crede fermamente nel saper fare. Ma lei stessa sa che non basta: è fondamentale dunque interagire, far sentire la propria voce, tenere gli occhi aperti e persistere. Perché “chi fa bene il suo lavoro”, dice, “non può non farcela”. E allora Laura digrigna i denti e tiene duro, giustamente convinta che sia possibile trasformare un piccolo laboratorio nel principale luogo di diffusione di cultura tessile a Pisa.
Laura De Cesare – Tessuti a mano e design
Via San Marco, 54