Si riaccende la polemica tra il Presidente della Regione Enrico Rossi e quello di Enac Vito Riggio.”La novella dei 2 chilometri e 400 metri di pista di Enac” la definisce Rossi, che a Riggio, favorevole alla pista extralarge per l’aeroporto di Firenze, non risparmia rimproveri, ringraziando ironicamente per “la pedata che una volta al mese viene tirata alla Regione”.
E se Riggio respinge le critiche rivendicando un’azione sempre improntata al massimo rispetto del territorio italiano, Rossi non è intenzionato a cedere: l’accordo per la pista di 2 chilometri a Peretola è stato preso da lui direttamente con l’Enac e la svolta potrà avvenire solo quando ci sarà a fusione fra Pisa e Firenze. “La Regione – ha dichiarato il Presidente – dirà la sua in Conferenza dei Servizi. L’alternativa è una strada mai percorsa prima: l’assunzione diretta della questione da parte del governo”.
A sostenere Rossi contro l’ipotesi dei 2 km e 400 metri anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi: “Non si possono cambiare le carte in tavola”, perché se a venir meno sono i contenuti del Pit (piano di indirizzo territoriale) a mancare sarebbero le condizioni per realizzare la holding tra Sat e Adf”.
“Il comune di Pisa – ha chiarito Filippeschi – ha sottoscritto l’Accordo per la ricognizione delle linee guida e partecipa al gruppo tecnico che valuta la possibilità di costituire una holding per gestire il sistema aeroportuale senza competizioni dannose, sulla base di precisi e irrinunciabili indirizzi. Lavoriamo in base ai contenuti della variante al Pit adottata dal consiglio regionale. A partire dal dimensionamento della nuova pista già oggetto, come tutti sanno, di verifiche preventive dell’Enac che non avevano proposto controindicazioni. Il percorso fatto dalla Regione deve essere rispettato”.
E del possibile allungamento della pista di Peretola che rischia di far saltare la Holding fra Sat e Adf, così come della nomina di Ledo Gori, uomo di fiducia di Rossi, si parlerà su richiesta della consigliera Simonetta Ghezzani di SEL nel Consiglio Comunale di domani.
“La città – così scrive la Ghezzani – non può stare a guardare questo cambio di rotta di Enac prima e di Adf poi sulle prospettive di sviluppo di Peretola. Come SEL abbiamo sempre sostenuto l’importanza dello sviluppo correlato tra i due scali e la necessità di una governance pubblica del sistema aeroportuale toscano attraverso la costituzione della holding. La pista di 2400 metri proposta da Adf a ENAC rischia di mettere in crisi questo progetto e riaprire la strada pericolosa della competizione tra i due scali. Come SEL sosteniamo – conclude la Ghezzani – che ci si deve attenere per ragioni di sicurezza e sviluppo complessivo del sistema aeroportuale toscano all’ipotesi contenuta nel Pit di una pista per Peretola di 2000 metri”.