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Traduzioni giurate, servizio sospeso

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Il servizio è stato sospeso a giugno dello scorso anno e non è stato ripristinato: una raccolta di firme chiede al Tribunale di Pisa di ripensarci

Un perito, un avvocato, un traduttore, oppure il privato cittadino, perché cambia residenza e ha bisogno di un certificato tradotto. E ancora, una salma che dev’essere trasportata nel paese di origine, un lavoratore straniero che sta per trasferirsi in Italia con in mano un contratto di lavoro, un assicuratore che deve produrre documenti per un ente non italiano. Sono moltissimi i casi in cui serve la cosiddetta “traduzione giurata”, che certifica la corrispondenza del testo tradotto a quanto presente nel testo originale, in modo che la traduzione abbia validità nel paese in cui dev’essere utilizzata.

Un servizio che dallo scorso giugno è stato sospeso dal Tribunale di Pisa, causando notevoli disagi sia ai professionisti che agli utenti del servizio. Moltissime le categorie professionali e centinaia le persone coinvolte: si parla di traduttori innanzitutto, ma anche di avvocati, periti, geometri, commercialisti, assicuratori, architetti, psicologi. Dopo aver già sollevato il caso lo scorso anno e non aver ottenuto risposte, è stata promossa una prima raccolta-lampo di firme per chiedere il ripristino del servizio. 130 firme in una settimana; la raccolta si chiude oggi.

Aggiunge Veronica Drugas, traduttrice: “Da sempre il Tribunale di Pisa soffre di una carenza di personale. A giugno dell’anno scorso il servizio è stato interrotto. Ora è in atto una complessiva riorganizzazione del tribunale, e confidiamo nella sensibilità del presidente per il ripristino del servizio”. La lettera sarà infatti indirizzata al Presidente del Tribunale e può essere firmata da tutti i professionisti che si avvalgono del servizio di asseverazione del Tribunale di Pisa  e da tutti i cittadini che ritengono che questo sia un servizio importante per la città di Pisa.

Le promotrici della raccolta fanno sapere come aderire: “Chi la firma digitale può inoltrarla via mail agli indirizzi riportati sotto. È possibile inviare anche la propria firma scansionata, unendo alla mail il proprio indirizzo e il numero di un documento di identità valido (Patente o Carta di identità). È possibile anche firmare per iscritto, dietro appuntamento con Paola Furini o Veronica Drugas, promotrici dell’iniziativa. Per contatti p.furini@gmail.com e vdrugas@yahoo.com

Qui la pagina Facebook: ‘Raccolta firme per ripristino servizio asseverazione traduzioni e perizie‘.

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Pubblicato il: 26 febbraio 2014

Argomenti: Cronaca, Economia-Lavoro, Pisa

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