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Alle 7 puntuali per fare colazione, brindare con un bicchierino di vodka, tagliare il tronco addobbato di mimosa e partire con gli acquisti. Così questa mattina la tanto annunciata apertura si è svolta nell’entusiasmo generale dei più mattutini – tanti amministratori locali e imprenditori, pronti a farsi le foto all’ingresso con ancora un po’ di sonno sul viso. Dalle 8:30 si è creata la fila fuori dal nuovo store di Ikea ai Navicelli, già un centinaio le persone pronte a entrare e più o meno il doppio quelle già all’interno, gli invitati alla colazione svedese – autorità, politici, imprenditori, giornalisti.
Una tavolata al centro con gli ospiti più importanti: Lars Petersson, amministratore delegato di Ikea Italia, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il presidente della Provincia Andrea Pieroni, il prefetto di Pisa Francesco Tagliente, il property manager di Ikea Alessandro Paglia, il presidente di Federdistribuzione Giovanni Cobolli Gigli, il braccio destro di Petersson Umberto Locati e l’ambasciatrice svedese in Italia Ruth Jacoby.
Ad aprire il discorso inaugurale un Lars Petersson pieno di humor: “Osservandovi dai 1800 km di distanza che separano Pisa dalla Svezia, insomma, anche voi siete belli strani: avete un’università eccellente e la chiamate ‘normale’. Vi definite Repubblica Marinara ma qui il mare è lontanuccio e non ci si arriva a piedi. E poi la Torre Pendente. A noi stranieri ci fate correre qui per vederla con la paura che cada e poi scopriamo che è una delle cose più belle, sicure e durature d’Italia. Se posso dare un consiglio a Letta, un suo eventuale prossimo governo lo chiamerei “pendente”, così mi assicurerei che possa durare almeno una legislatura”.
Ha poi parlato del percorso di Ikea in Italia e del suo impatto in termini occupazionali: “Oggi l’Italia è il terzo mercato di approvvigionamento dopo Cina e Polonia. Oltre l’8% di tutti gli articoli in vendita nei 350 negozi Ikea nel mondo viene da produttori italiani, percentuale che cresce nei mobili. La ricaduta occupazionale delle commesse Ikea in Italia è valutabile attorno ai 2500 posti di lavoro, che arrivano a 10.000 con l’indotto”. Ha quindi concluso con un’altra battuta”trovata su Google”, sulla nota e inflazionata rivalità tra pisani e fiorentini, “questa storiella dei pisani sull’uscio e dei morti in casa. Non sono sicuro di averla capita bene, mi sembra un po’ macabra. Ad ogni modo i pisani per noi sono in benvenuti in casa, così come i livornesi, viareggini, lucchesi, grossetano, carraresi e spezzini”.
Entusiasmo e ringraziamenti sono giunti da parte del sindaco Filippeschi, che nel suo intervento ha paragonato l’atmosfera di stamattina “a quella dell’apertura del Porto di Marina”. Ha dedicato il primo pensiero “ai giovani che adesso hanno un lavoro”, e ha voluto ringraziare “Fabrizio Cerri, precedente assessore all’urbanistica e Maurizio Gazzarri, capo di gabinetto, per la collaborazione preziosa”. “Siamo riusciti a realizzare un’occasione importante per dare nuovo lavoro ai giovani. Sono contento che la città ospiti alcuni campioni dell’innovazione economica europea”.
Il presidente della Regione Enrico Rossi ha sintetizzato così la sua presenza: “A questo giro Pisa batte Firenze. Scherzi a parte, questa esperienza è per noi un modello di rapporto fra aziende serie e territorio. Il mio consiglio è di vivere questa giornata come un inizio positivo”.
Dopo una visita ai locali c’è stato quindi il tradizionale taglio del tronco che ha sancito ufficialmente l’apertura del negozio.
boia dé, Petersson fa delle battute da sgiagattassi dalle risate