L’obbiettivo è il 51%. E realizzare l’integrazione degli aeroporti di Pisa e Firenze. L’argentina Corporacion America, che già detiene il 33,4% dell’Aeroporto di Firenze e il 27,3% dell’Aeroporto di Pisa (raggiunto con l’acquisto della quota di Mps), ha infatti lanciato un’Opa obbligatoria sull’Adf (società di gestione dello scalo fiorentino) e una volontaria su SAT.
Per il 72,6% circa del capitale di Aeroporti di Pisa il prezzo offerto è di 13,15 euro per ciascuna azione, con un esborso massimo previsto di 94.143.453,70 euro. Per Firenze l’Opa obbligatoria sul 66,598% è stata lanciata a 13,42 euro cum dividendo e il controvalore massimo calcolato è pari a 80.747.992,38 euro.
Il gruppo del magnate argentino Eduardo Eurnekian in una nota ha fatto sapete di voler “promuovere una gestione unica dei due poli aeroportuali mediante il consolidamento dell’attività, anche tramite operazioni di integrazione industriale e/o societaria” fra le due società di gestione.
Per consolidare la sua presenza quindi Eurnekian mira alle azioni rimaste in mano ai soci pubblici. A Pisa guarda alle quote di Camera di Commercio, Fondazione Pisa, Provincia di Pisa, Comune e Regione. Quest’ultima detiene il 15% di Pisa e il %5 di Adf, quote acquistate a suo tempo proprio nella prospettiva di favorire un’integrazione fra i due aeroporti.
Da capire dunque ora quali sono le intenzioni dei soci pubblici. A decidere sul da farsi sarà l’assemblea del Patto parasociale (presieduto dal Sindaco Marco Filippeschi).
Quel che è certo per ora è che Eurnekian non sembra interessato ad entrare nella querelle che ruota intorno all’allungamento della pista di Peretola.