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Picchia la moglie. Arrestato un uomo al Cep

violenza

È stato arrestato ieri dalla Polizia di Pisa un uomo di 52 anni accusato di aver picchiato e maltrattato la moglie. L’episodio è avvenuto ieri al Cep, dopo che una ragazza di 16 ha chiamato il 133 chiedendo l’aiuto della Polizia poiché il padre stava picchiando la madre, in casa.

L’operatore capisce di trovarsi di fronte ad una caso grave e ad una giovanissima che chiede aiuto. Immediatamente invia una volante sul posto. All’arrivo gli agenti trovano la madre della ragazza, una donna di 42 anni, sul letto dolorante. Nell’appartamento ci sono anche dei vicini di casa allertati dalla ragazza.

Il padre della ragazza era anche lui lì vicino al letto che parlava con la moglie, che alle prime domande degli agenti riferiva di essere caduta dal letto. Dopo l’arrivo del 118 e del personale che si è preso cura di lei, la donna ha riferito di essere stata picchiata dal marito.

L’uomo è stato quindi condotto in Questura ed avviate le indagini del caso. Secondo le testimonianze raccolte dalla polizia, l’uomo aveva picchiato al volto la moglie in presenza della figlia sedicenne e di un altro figlio minorenne invalido. La donna è stata accompagnata al Pronto Soccorso dove è stata visitata e giudicabile guaribile in gg. 15 (quindici) per trauma da aggressione al volto.

L’uomo aveva già a carico procedimenti penali per per maltrattamenti in famiglia, fatti per il quale era stato disposto dal GIP del Tribunale di Pisa l’allontanamento dalla casa familiare revocato nel gennaio 2014. Sulla base di quanto emerso l’uomo è stato dichiarato in arresto ed accompagnato presso la locale Casa Circondariale.

La Questura di Pisa fa sapere che  anche attraverso la propria rivista ufficiale, Polizia Moderna, nell’edizione che esce proprio l’ 8 marzo propone un focus di più articoli dedicati al tema della violenza sulle donne, in cui vengono affrontati gli strumenti che la Polizia di Stato mette in campo contro il femminicidio e contro ogni tipo di discriminazione.

“Non solo le iniziative promosse dagli uffici centrali come l’OSCAD (Osservatorio per la Sicurezza contro gli atti discriminatori, istituito nel 2010 presso la Direzione Centrale Polizia Criminale) ma anche la formazione dei poliziotti con il progetto “open minds” della Polizia Criminale e due progetti europei Avicri e Mutavi realizzati in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma”, si legge in una nota della Questura. A Pisa, “da tempo esiste una rete che coinvolge il personale specializzato della Questura presente presso la Squadra Mobile e la Divisione Anticrimine, con un pool di investigatori composto in gran parte da donne, personale sanitario, associazioni, che ha dato importanti risultati di cui l’arresto di ieri notte rappresenta solo un ulteriore fatto di triste quotidiano che vede però la Polizia impegnata nella difesa di ogni forma di discriminazione e violenza che nella giornata in cui si celebra la Giornata Internazionale della donna acquista un particolare significato”.

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Pubblicato il: 7 marzo 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa, Sociale

Visto da: 1285 persone

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4 risposte a: Picchia la moglie. Arrestato un uomo al Cep

  1. avatar Ilcanedigesso scrive:

    Che questo galantuomo è un albanese non lo dite?

  2. avatar Arianna scrive:

    Caro “canedigesso” i dati sono importanti, le sensazioni a volte, fuorviate, anche grazie ad un tipo di giornalismo che “pubblicizza” più che informare, e utilizza leve poco deontologicamente corrette, come quelle di connotare chi commette un reato con l’indicazione del paese di provenienza, salvo però ometterla se il suddetto non è magrebino, o rumeno, o rom, o albanese. Questo ingenera una percezione della realtà molto lontana dai fatti. Come ti ha detto la redazione il dato era irrilevante. Ti riporto qui quanto puoi facilemnte trovare in rete. l’Organizzazione Mondiale della Sanità con la London school of hygiene&tropical medicine e con il South African medical research council, ha portato avanti una ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sul giornale inglese “The lancet” http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(13)61030-2/fulltext . Nella classifica dei Paesi in cui le donne sono più a rischio, troviamo al primo posto il Sud-Est asiatico (il 58,8% dei femminicidi avviene per mano del partner), poi i Paesi a reddito elevato in Europa (il 41,2%, tra questi anche l’Italia), poi le Americhe (40,5%) e l’Africa (40,1%).
    Nei Paesi a medio e basso reddito europei (l’Albania rientra tra questi) e del Pacifico occidentale i femminicidi ad opera del partner sono molto meno frequenti, circa un caso su 5, e nelle regioni del Mediterraneo orientale ancora meno (14,4%). Arianna Sarti

  3. avatar Ilcanedigesso scrive:

    Non ho detto che noi italiani siamo migliori di loro. Penso anzi che per molti aspetti noi siamo campioni mondiali di inciviltà.
    La sostanza della singola notizia in effetti non cambia però, se la leggiamo assieme ad altre notizie che trattano di risse, spaccio, furti e violenza in generale, ci accorgiamo che certe nazionalità ricorrono frequentemente. Tutte assieme ci danno un quadro di come si evolve la nostra quotidianeità, di come in nostro sistema giudiziario ci difende, di come probabilmente non sia stato un grande affare ammettere certe nazioni in Europa.
    Non credo che si tratti di voler fare sensazionalismo o di voler generare forme di xenofobia (sono ben cosciente che alcuni settori lavorativi sarebbero defunti in questo paese se non ci fossero gli stranieri e so benissimo che molti di loro sono più onesti di noi e che avremmo molte cose da imparare da loro).
    Nel complesso non mi pare che sia un dato da tacere. Date l’idea di non averlo voluto scrivere per paura di sentirvi rinfacciare di essere xonofobi. Comunque sia è giusto che scegliate la linea editoriale che preferite e colgo l’occasione per fare i complimenti alla redazione per il coraggio di essersi buttata in questa avventura e di rispondere ai lettori.

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