Un periodo di difficoltà economica, la richiesta di un prestito a un conoscente e poi il baratro dell’usura. È quanto accaduto a una venditrice di souvenir, che prima aveva la bancarella in piazza dei Miracoli.
A metà di settembre la donna si rivolge a un commerciante pisano per chiedere aiuto: con il drastico calo degli incassi non riesce infatti più a far fronte alle spese della propria attività.
Il commerciante si rende disponibile ad aiutarla, ma con un tasso mensile di interesse al 30% : gli 8 mila euro ricevuti diventano immediatamente 10.500 da restituire.
La donna chiede altro tempo per saldare il debito, finché a gennaio, provata da minacce e pressioni psicologiche, comprende che non riuscirà a saldare il debito e decide di sporgere denuncia.
Partono le indagini ma la vittima smettere di collaborare. All’arresto dell’uomo si si arriva grazie a intercettazioni telefoniche che conducono ai carabinieri a un incontro in un bar cittadino durante il quale la donna consegna due assegni per 29.800 euro.
Appena l’uomo ritira gli assegni scatta l’arresto in flagranza di reato per mano dei Carabinieri. L’usuraio, dopo aver messo le sue colpe, è ora agli arresti domiciliari.