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Studenti del Buonarroti al “lavoro” al Polo Tecnologico

I ragazzi del Liceo Buonarroti  da Cubit al Polo

Dal Polo Tecnologico arriva una bella cronaca di un progetto di alternanza scuola-lavoro, organizzato dall’Assefi Pisa insieme al Liceo Buonarroti. Ecco di seguito il racconto di questa esperienza, a firma degli studenti Nicola Grazzini e Giulia Forconi.

Da sinistra: F.Bonomo QB Robotics; M.Tesconi Adatec; l’intervista a Fabrizio Bernardi di SpaceDys; i ragazzi del Liceo Buonarroti III B e III C -S.A. al Polo

Questa settimana al Polo Tecnologico di Navacchio è partito il progetto di alternanza scuola-lavoro organizzato dall’Assefi Pisa. Otto studenti del Liceo F. Buonarroti di Pisa, delle classi 3C e 3B sezione- Scienze Applicate, conosceranno “da vicino” il mondo del lavoro. Obiettivo fargli acquisire competenze e informazioni che potranno sicuramente rivelarsi utili in futuro.

Sei ragazzi sono stati distribuiti in tre diverse aziende presenti all’interno del Polo Tecnologico: Cubit, Win Medical e Pure Power Control. Oltre a noi, Nicola Grazzini e Giulia Forconi, che siamo sono stati assegnati all’ufficio stampa del Polo, e che riteniamo questa iniziativa interessante per il suo approccio pratico a differenza di quello teorico a cui siamo abituati a scuola.
Durante il nostro stage abbiamo svolto i vari compiti e mansioni di un vero e proprio addetto stampa, il quale si occupa di comunicazioni aziendali, marketing e di pubblicizzare e comunicare le innumerevoli idee e attività che si sviluppano nelle varie aziende.

In particolare il nostro lavoro come giovani “addetti stampa” è stato quello di intervistare quattro aziende all’interno del Polo, da noi scelte: SpaceDyS, Adatec, QB Robotics e Pitom. Ecco cosa è venuto fuori dal nostro lavoro…

Cerchiamo di salvare il mondo”. Queste le parole di Fabrizio Bernardi di Spacedys, in risposta alla nostra domanda: “di che cosa si occupa la vostra azienda?”. La SpaceDyS è start-up che si occupa principalmente di calcolare le probabilità di impatto di un’asteroide con la terra. A svolgere questo servizio, chiamato NeoDyS, oltre a loro c’e solo la NASA. Questo progetto, di alta valenza scientifica offre anche un servizio di protezione civile. Un altro campo legato alle loro attività è quello di effettuare ricerche di detriti spaziali che possano comportare un pericolo per le stazioni orbitanti che si trovano nello spazio.

La seconda azienda che abbiamo incontrato è stata Adatec, specializzata in sensoristica e selettronica. Un gruppo di “giovani inventori “ che si occupano principalmente di realizzare richieste da parti di clienti esterni. Mario Tesconi, uno dei fondatori ci ha mostrato diversi progetti tra cui FootMoov, la scarpa sensorizzata con la quale è possibile giocare con lo smart-phone.

Fabio Bonomo di QBrobotics ci ha spiegato come i robot possano fare movimenti molti simili a quelli degli esseri umani, in particolare ci ha colpito il progetto della mano robotica molto utile nel campo biomedicale, un’innovazione basata sulla meccanica che permette di compiere molteplici azioni come afferrare un oggetto e/o stringerlo a seconda delle esigenze proprio come farebbe una mano umana. “ Questa mano ha un particolare controllo sulla rigidezza oltre che sulla posizione”ci ha detto Bonomo ”È questa il vero punto di forza del nostro progetto, l’aver ricreato il movimento con una certa agevolezza proprio come quello umano

Ridurre a zero il numero di incidenti stradali” questo il sogno di Roberto Mati fondatore di Pitom, azienda dell’Incubatore del Polo Tecnologico di Navacchio, che si occupa di realizzare veicoli (terrestri, marini e aerei) auto pilotati dotati di intelligenza artificiale: i droni. Stanno progettando un’auto in grado di “autoguidarsi”, non solo parcheggiare, ma anche riconoscere gli ostacoli e i pericoli un po’ come faceva Supercar. Ma… per ridurre a 0 gli incidenti stradali dovremmo avere un mondo di macchine intelligenti..forse il sogno dovrà aspettare un po’. Intanto però è reale e funzionante Pi-Ship, la nave, inventata da loro, in grado di monitorare i parametri chimico-fisico ambientali delle acque: il loro fiore all’occhiello.

Una cosa ha accomunato tutte le aziende da noi intervistate: l’importanza di essere all’interno del Polo Tecnologico, che grazie a servizi, strutture e alla vicinanza tra le varie aziende permette lo sviluppo di collaborazioni tra le imprese stesse e la loro accelerazione sul mercato.
La nostra esperienza si è conclusa con il compito di intervistare i nostri compagni facendoci raccontare la loro settimana lavorativa e le loro impressioni.

Alexandre Dei e Mattia Benvenuti hanno svolto il loro stage da Cubit, consorzio specializzato nel settore delle telecomunicazioni wireless, il loro compito era quello molto pratico di collaudare le schede dei prodotti che l’azienda produce. “Non era quello che ci aspettavamo, ci dicono i nostri compagni- “ ma siamo stati piacevolmente sorpresi da questa attività”, un po’ meno soddisfatti Matteo Fedeli e Matteo Della Bartola stagisti della Pure Power Control , che produce componenti elettriche per veicoli e sistemi di propulsione. “Ci hanno chiesto di fare ricerche un po’ complesse, non credevamo che saremmo dovuti stare così tanto al computer” affermano, ma per realizzare buone innovazioni spesso ci vuole un percorso molto lungo di ricerca e sviluppo, ed anche questo fa parte del lavoro. Gli ultimi, ma non ultimi che abbiamo sentito sono Michael Paffi e Simone Zuccaro che hanno fatto il loro percorso alla WINMedicale, azienda che sviluppa sistemi medicali wireless, “siamo stati contenti di questa esperienza, anche se ci hanno diviso”, raccontano. “Uno nel settore ricerca e sviluppo a collaudare i software e l’altro nell’area commerciale a realizzare brochure”
In sostanza al termine della nostra esperienza possiamo dire che per scoprire come funziona il mondo del lavoro 5 giorni sono pochi, ma ci siamo messi a confronto con una realtà nuova e diversa che non è poi così male.

Nicola Grazzini, Giulia Forconi

Liceo Scientifico Buonarroti

Nella foto in copertina i ragazzi del Liceo Buonarroti da Cubit al Polo

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Pubblicato il: 21 marzo 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, La Piana, Pisa, Scuola-Università

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