Crowdfunding atipici. È proprio il caso del progetto apparso sulla piattaforma Eppela, firmato Zona Estremista Rivoluzionaria Oltrepiave, comparso all’indomani dell’indagine portata avanti dalla Procura di Brescia che ha portato a ventiquattro arresti nelle provincie di Padova, Treviso, Rovigo, Vicenza e Verona.
L’accusa è secessionismo, e proprio su questo solco si presenta l’ambizioso progetto presentato su Eppela che arriva a chiedere 500mila euro per l’indipendenza del Veneto.
“In seguito all’indegna espropriazione di un veicolo frutto dell’iniziativa imprenditoriale e privata, il nucleo Zona Estremista Rivoluzionaria Oltrepiave attiva l’operazione #tanko2″, si legge nella descrizione, che viene proposta anche in dialetto, per non sottovalutare l’importanza delle origini: “Dopo che quei quatro ladri tèroni màedetti i ne ga ciavà un caro armato, noialtri dea Zona Estremista Rivoeussionari Oltrepiave gavemo deciso de partir co #tanko2. Praticamente grassie a sta roba del scrofanding o na roba cussì tiremo su un bel pochi de schei e faxemo su un casìn, ghe femo el cueo e dichiaremo l’indipendensa”.
Notevoli le ricompense: si va dal posto d’onore in gondola durante la liberazione di Venezia, al ringraziamento sul foglietto domenicale della parrocchia di San Gervaso sul Piave, alla giornata in prima fila durante il prossimo Sacco di Roma. Ma le migliori arrivano quando salgono le cifre: per chi dona 35 euro la ricompensa prevede di trasformare la propria utilitaria in un carro armato, con 75 euro si può dare un nome al “Tanko II”, con 250 euro si porta a casa una damigiana di spritz.
Dulcis in fundo: con 500 euro si propone uno smaltimento di rifiuti in Campania (ovviamente illegale e incontrollato), mentre con 1.000 euro arriverà a casa il busto a grandezza naturale in vetro di Murano dell’on. Borghezio. Insuperabile.
C’è ovviamente una diffusa ironia in tutto il progetto che non lascia dubbi sulla sua reale origine. E basta saltare dal sito al profilo Facebook per scoprire che l’idea viene da quella fucina di creatività del gruppo Zero, collettivo di artisti, videomaker ed esperti di comunicazione, già notissimi per la campagna di sensibilizzazione verso i lavoratori creativi #coglioneno.
Ore 18:45. Il progetto è stato tolto dal sito di Eppela, che ha deciso di dissociarsi dalla campagna ironica di Zerovideo con un commento al post di Wired, che ha pubblicato la notizia nel pomeriggio: “In merito a quanto riportato dall’articolo, Eppela ha rivalutato il progetto immediatamente dopo la messa online, ritenendolo improprio per diversi motivi, primo fra tutti il delicato momento politico e sociale che il nostro Paese sta affrontando e che richiede particolare attenzione e coesione da parte di tutti. L’Italia è una sola e va salvaguardata”.