Un giovane di 28 anni, sposato, residente a Livorno e di origine straniera, si è evirato all’alba di domenica 6 aprile, in un giardino pubblico.
L’uomo è uscito di casa intorno alle 5:30, per poi recarsi al parco di via Terreni a Livorno, portando con sé un coltello, garze, ghiaccio e alcuni fogli di carta con cui ha acceso un piccolo fuoco, forse per sterilizzare la lama.
A quel punto si è tagliato il pene, lanciandolo lontano, oltre un muretto. Ha quindi chiamato il 118 chiedendo aiuto e dicendo “Ci sono riuscito, l’altra volta non ce l’avevo fatta. Sono sieropositivo”. Due semplici frasi che danno solo in parte un senso a questo gesto così doloroso e sconcertante. All’arrivo dell’ambulanza la ricerca del membro, nel tentativo di salvarlo, ma non è stato trovato.
L’uomo è stato ricoverato d’urgenza e operato dalla èquipe di urologia dell’Ospedale di Livorno. Si apre per lui un lungo percorso di riabilitazione e cure. La notizia ha destato sgomento a livello nazionale.