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Arrivati 35 profughi, cinque di loro fuggono

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Sono arrivati sabato sera i profughi attesi dal sud Italia per essere accolti nella provincia di Pisa.Se ne attendevano 50; quelli giunti sabato sono 35 quindi ne arriveranno altri 15, sempre assegnati alla provincia di Pisa, nei prossimi giorni.

Al momento del trasferimento in una struttura nel Parco di San Rossore, cinque di loro, di origine eritrea, sono fuggiti uscendo dall’auto approfittando di una sosta al semaforo.

Gli altri arrivati sono stati divisi in gruppi piccoli e accompagnati in altre strutture della provincia, tra Tombolo, Lari, Volterra e Montecatini Val di Cecina).

Complessivamente nella serata di sabato sono arrivati tre voli gestiti dal ministero dell’Interno dal quale sono sbarcati 375 immigrati che sono stati smistati poi in varie province italiane.

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Pubblicato il: 14 aprile 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa, Sociale

Visto da: 1386 persone

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5 risposte a: Arrivati 35 profughi, cinque di loro fuggono

  1. avatar Luigi Maria Ventola scrive:

    Ma perchè vi ostinate a chiamarli profughi, quando sapete benissimo che non fuggono da nessuna guerra; forse perchè è più politicamente corretto ? Quando ci si presenta senza essere invitati e per giunta senza nemmeno uno straccio di documento, a termini di legge sono dichiarate clandestini. Cominciamo a chiamare le cose con il nome appropriato, altrimenti fate anche voi il gioco dei criminali che ci stanno facendo invadere da questa gente che nulla ha a che fare con noi.

    • avatar Redazione scrive:

      Le 40 persone ospitate a San Rossore hanno tutte fatto richesta d’asilo, sarà poi la commissione competente a decidere se la richiesta è o meno accettabile. Per quello che riguarda gli ultimi arrivi, alcune delle persone provengono dall’Eritrea, non è da escludere dunque a priori che la loro fuga sia dettata da motivi politici. Per questo li chiamiami profughi, come del resto li definiscono anche le istituzioni competenti. Al momento nessuno di loro è considerato “clandestino”, questo si termine semanticamente negativo e che per questo preferiamo non usare (sostituendolo là dove ci fosse bisogno con “sporvvisto di permesso di soggiorno”)

  2. avatar Luigi Maria Ventola scrive:

    A che punto siamo con il virus dell’ebola ? Siamo sicuri che questi “immigrati” (ridicolo eufemismo), ne siano immuni? E le persone addette al loro smistamento, sono state avvertite del pericolo che corrono?

  3. avatar Francesco scrive:

    E il vicino di casa del signor Ventola, chi ci assicura che non sia infetto da un virus che poi ci contagia anche il computer e ci formatta l’hard disk? E se avesse la defecatio isterica? La diarrea esplosiva? La spasticomania? E se poi spetazzasse SCII KIMICI?!?!?1?
    SVEGLIAAAAA!!!1!!!!1!! Meno paranoie, meno razzismi, meno letture su Internet e meno puntate del Dr. House, e chi le cose non le sa, si informi: non è che siccome in una parte dell’Africa ci sono alcuni casi di ebola allora chiunque viene dall’Africa è a rischio ebola. La logica dietro questo ragionamento è la stessa di un giapponese che pensasse che un turista portoghese a Tokio ha il pipi storto perché a Pisa c’è la Torre.
    http://www.paginaq.it/2014/04/15/panico-ebola-profughi-piaggerta/
    Pisa vuol fare la smart city proiettata nel futuro ma molta gente ragiona e si comporta come un paesello di provincia anni ’50… Per gli abbonamenti a Internet andrebbe fatta una verifica preliminare di idoneità come si fa per il porto d’armi

  4. avatar Roberto scrive:

    Forse al Sig. Ventola è sfuggito che il reato di clandestinità praticamente non esiste più
    verrà trasformato da reato a illecito amministrativo, pertanto si abroga, ma si conserva solo il rilievo
    penale delle condotte di violazione ai vari provvedimenti amministrativi.
    Personalmente non vorrei essere nelle condizioni ne di profugo ne di clandestino ne quant’altro
    ma solo persona, certamente con dei doveri, ma anche con dei diritti per vivere dignitosamente
    Poi molto tranquillamente, dico al Sig. Ventola che certe situazioni bisogna toccarle con mano
    e viverle prima di parlare-E dobbiamo ringraziare gli extra comunitari se i nostri vecchi vengono guardati da badanti spesso pagate in nero da noi italiani.In quel caso non si guarda più niente

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