Non c’è ancora una data per l’arrivo annunciato dei 50 profughi, ma solo un pre-annuncio da una circolare ministeriale.
Ma i sopralluoghi e le consultazioni per trovare una sistemazione sono già cominciati. A coordinare la gestione del'”emergenza” questa volta il Centro Nord Sud della Provincia di Pisa.
Alcune sedi sono già state individuate, altre sono in via di definizione: diversamente dagli arrivi di marzo i profughi non saranno alloggiati in un’unica struttura ma saranno sistemati a piccioli gruppi e distribuiti nel territorio provinciale. “L’idea – spiega Giuliano Palagi, direttore generale della Provincia – è di individuare, almeno là dove possibile, soluzioni che possano essere valide a medio-lungo termine”. Dove questo non sarà possibile si provvederà a individuare soluzioni di prima accoglienza.
Sebbene ancora non certa, probabilmente la provenienza delle persone in arrivo sarà simile a quella dei profughi ospitati alla Piaggerta: nord Africa dunque, e prima fascia equatoriale.
Mentre in questi giorni si diffondono le preoccupazioni per la diffusioni di Ebola in Europa e nel nostro paese, dalla Provincia rassicurano: le 40 persone ospitate a San Rossore sono state sottoposte a screening sanitari completi e accurati. Lo stesso sarà fatto per i nuovi arrivati.