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Omicidio di Zakir Hoassin. Saracinesche abbassate, piazza della Pera a lutto

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Piazza della Pera a lutto per la morte di Zakir Hossain, morto dopo oltre un giorno di agonia in seguito a un’aggressione nei pressi della piazza.
Saracinesche abbassate, cartelli che annunciano la chiusura per lutto e la solidarietà a Hossain e alla sua famiglia, al ristorante Tanduri, dove l’uomo lavorava.
All’incrocio fra Corso Italia e la Piazza sono comparse rose, fiori accanto alla foto di Zakir Hossain e cartelli in cui scrive la comunità bengalese “chiamiamo giustizia”, “chiamiamo la verità”.

 

Nel frattempo proseguono le indagini: la squadra mobile ha sentito i testimoni dopo aver guardato le immagini dell’aggressione filmate da una telecamera. L’aggressione sembra avvenuta per futili motivi, quattro sarebbero gli uomini coinvolti, uno solo quello che ha sferrato il colpo che a messo a terra Zakir Hossain e che ne ha provocato la morte martedì mattina.

Africa Insieme e il Municipio dei Beni Comuni hanno messo a disposizione della famiglia del giovane ucciso i propri legali. E chiedono, di fronte a un fatto di questa gravità che Sindaco, Giunta e Consiglio intervengano “sia assistendo la famiglia del giovane Zakir, sia intervenendo nel processo come parte civile”.

“Quel che si può dire – scrivono le associazioni – è che si tratta di un fatto gravissimo, inaudito, senza precedenti nella nostra città: che proprio per questo non va sottovalutato”.

“Martedì sera – proseguono nella nota – la comunità bengalese si è riunita in un’assemblea spontanea: seduti in cerchio, nella stessa piazza dove Zakir lavorava e dove trascorreva gran parte delle sue giornate, i connazionali del giovane hanno pregato, hanno ricordato il loro amico e collega e hanno raccontato le loro storie. Molti di loro sono commercianti e gestiscono piccoli esercizi di ristorazione o minimarket: spesso, proprio questi negozi sono additati come un pericolo per la “sicurezza pubblica”. Il tragico omicidio di Zakir mostra l’altra faccia della realtà: perché spesso sono proprio i migranti – a Pisa, e non solo – ad essere vittime di aggressioni e di violenze. Ma di questo non si parla, quando si discute (a sproposito) di “sicurezza”.

La comunità bengalese esige che sia fatta giustizia e che siano condotte indagini accurate per assicurare il responsabile, o i responsabili, alla giustizia. Una richiesta che Africa Insieme e il Municipio dei Beni Comuni sottoscrivono, chiedendo che “ai familiari del giovane Zakir, che si trovano attualmente in Bangladesh sia consentito l’ingresso in Italia, in modo che possano seguire le indagini e organizzare il rimpatrio della salma. Su questo, crediamo che il Comune di Pisa possa e debba mobilitarsi, finanziando le spese del viaggio e gli oneri relativi alla richiesta di visto”.

Questa mattina invece il Presidente del Consiglio Comunale, Ranieri Del Torto ha chiamato il rappresentante della comunità bengalese di Pisa, Karim al Fazul, per esprimere solidarietà.
“Pisa – ha dichiarato Del Torto – è da sempre una città accogliente e l’omicidio di una persona come Zakir venuto qui a Pisa per svolgere un’attività che potesse mantenere la propria famiglia ha sconvolto profondamente me e tutta la città. Ieri, dopo che la notizia è arrivata anche in Consiglio Comunale, ho ritenuto di dover chiamare al telefono questa mattina il responsabile della comunità bengalese della nostra città, Karim al Fazul, per rappresentare a tutta la comunità bengalese la vicinanza di tutto il Consiglio Comunale. La speranza – conclude Del Torto – è che chi ha compiuto un atto così efferato possa essere consegnato alla giustizia anche con l’aiuto di chi ha assistito all’episodio”.

Oggi l’amministrazione comunale incontrerà i rappresentanti della comunità bengalese per portare le condoglianze della città e ricevere le richieste di sostegno dei familiari della vittima.

Venerdì pomeriggio alle 15 da Piazza Vittorio Emanuele partirà il corteo indetto dalla comunità bengalese.

 

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Pubblicato il: 16 aprile 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa

Visto da: 5789 persone

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5 risposte a: Omicidio di Zakir Hoassin. Saracinesche abbassate, piazza della Pera a lutto

  1. avatar Che schifo scrive:

    Mi dispiace moltissimo e spero che venga fatta giustizia al più presto e che si trovi un modo per aiutare la famiglia della vittima

    Detto questo trovo tristissimo inserire nell’articolo polemiche decontestualizzate sulla sicurezza pubblica, sopratutto nel caso di un omicidio del quale non si sa quasi niente.

    • avatar Unagna scrive:

      Eh insomma, se le persone vengono aggredite in mezzo alla strada senza apparente motivo, mi sembra invece abbastanza coerente la sicurezza pubblica, trovo alquanto improbabile che sia stato un omicidio mirato…

      • avatar che schifo2 scrive:

        Che ci sia un problema di sicurezza a Pisa(come in qualsiasi città di una certa dimensione) è indubbio.

        Nell’articolo si vuole porre l’attenzione sulla sicurezza dei migranti che non verrebbe presa in considerazione e altre presunte problematiche che per il momento non c’entrano niente con questo caso.

        La mancanza di sicurezza è un problema per tutti e la situazione è troppo complessa per essere appena accennata in un articolo che dovrebbe trattare un tristissimo fatto di cronaca nera del quale sappiamo pochissimo.

        • avatar Napocesco scrive:

          Se qualcuno si sente di aggredire così, pensa che la probabilità di essere beccato sia quasi zero, e allora un problema di sicurezza c’è eccome. Dove si pensa di farla franca è segno che la sicurezza è scesa i minimi termini.

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