Non ci sono rischi sanitari connessi all’accoglienza dei migranti provenienti dall’Africa. Dopo le paure e gli allarmi ingiustificati che si sono rincorsi sul web sarà utile la nota diffusa dalla Asl 5 di Pisa che spiega le misure precauzionali adottate e le procedure operative.
È attivo, speigano, “un protocollo operativo per il ricevimento dei gruppi in entrata nel territorio dell’Azienda Usl 5, al fine di tutelare la salute loro e della popolazione residente.Si tratta di una procedura concordata che prevede l’intervento dell’Azienda Usl 5 entro le prime 24 ore dalla ricevuta comunicazione, da parte delle strutture preposte, di nuovi arrivi: tramite i servizi territoriali stabilire si procede all’invio di una guardia medica o di un medico del 118 per visitare tutti i soggetti presenti in un apposito elenco nominativo. Questa prima visita medica è finalizzata all’individuazione di eventuali patologie infettive (cutanee e/o polmonari), secondo i criteri definiti nel protocollo operativo di sorveglianza sui migranti elaborato dal Ministero della Salute, e all’individuazione di eventuali prescrizioni farmacologiche ove necessario.
Successivamente alla visita di primo ingresso, i soggetti saranno sottoposti ad esami diagnostici, sempre tesi all’esclusione o all’individuazione precoce di patologie infettive. Il protocollo stabilisce inoltre una procedura di monitoraggio mensile, utile a controllare l’andamento dell’attività e segnalare eventuali criticità.Oltre all’Azienda USL 5 di Pisa – attraverso il Dipartimento di prevenzione, l’Unità funzionale igiene pubblica e nutrizione, il Dipartimento emergenza urgenza e la Farmacia territoriale – il protocollo prevede il coinvolgimento di Società della Salute, Prefettura, Questura, Protezione Civile, Croce Rossa, Associazioni di Volontariato e Provincia di Pisa. La stessa Provincia – dopo la riunione di ieri appunto fra tutti i soggetti che concorrono alla gestione delle operazioni di accoglienza (due i temi salienti trattati: lo screening sanitario completo di tutti i migranti del secondo gruppo per escludere la presenza di malattie infettive e contagiose; la tutela e la profilassi degli operatori, pubblici e privati, a contatto con i migranti stessi) – ha intanto proceduto alla sanificazione dei siti preposti alle funzioni di ospitalità.