Riceviamo da una nostra lettrice il racconto delle disavventure attraversate nel tentativo di cambiare residenza
Vivo a Pisa ormai da 7 anni, prima come studentessa, adesso da lavoratrice. All’inizio di quest’anno ho avuto la malaugurata idea di cambiare residenza dalla mia cittadina di provincia al capoluogo. Non l’avessi mai fatto! All’inizio tutto bene: scopro che l’intera procedura si può fare via email. Che modernità, mi dico! Soddisfatta, preparo con cura la documentazione (modulo predisposto dal Comune e fotocopie dei documenti di identità) e tento di inviare il tutto alla mail anagrafe-immigrazioni@comune.pisa.it, come indicato sul sito. Ma la mail continua a tornare indietro: il file è troppo pesante e non può essere ricevuto, anche se io ho solo riempito un modulo predisposto. Cerco informazioni, chiamo: nessuna risposta. Visto che non ho famiglia “taglio” le pagine relative ai parenti e riesco finalmente ad inoltrare la richiesta. Il giorno dopo (18 febbraio 2014) mi si risponde che devo segnalare gli orari di reperibilità per i vigili, anche se li avevo già indicati nella precedente email. Ad oggi (22 aprile) non s’è ancora visto nessuno. Mi viene inviata una ricevuta che richiede di apporre la mia firma. Chiedo via email se devo riconsegnare il foglio ma non ricevo risposta. Qualche giorno fa il mio datore di lavoro mi ha chiesto il certificato contestuale di nascita, residenza e famiglia, rilasciato dal comune di residenza. Del tutto ignara dell’esito della mia richiesta di cambio residenza, provo a chiamare l’Ufficio Anagrafe per una decina di volte. Infine qualcuno risponde, e con una scortesia che raramente mi è capitato di incontrare vengo trattata da scema da qualcuno con aria davvero spazientita “signora, le ripeto…” e mi viene brutalmente detto che loro il certificato contestuale non me lo fanno.
Quasi quasi invio una richiesta di cambio residenza… al mio Comune d’origine.
C.C.
Ho cambiato residenza dalla Lombardia a Pisa due anni fa. Sono andata all’ufficio dell’anagrafe e la procedura è durata in tutto 5 minuti. Dopo qualche giorno si è presentato a casa, all’orario da me indicato, il vigile per il controllo. Tutto regolare. La tecnologia non sempre velocizza le cose come siamo soliti credere, spesso è meglio andare di persona agli uffici!
Io ho fatto tutto al comune per due volte. L’unica pecca è che i controlli si sono presentati per entrambe le case in orari e giorni diversi da quelli da me indicati. Per il resto, tutto tranquillo.