Oltre 10 mila i partecipanti alla decima edizione della Festa della Liberazione di Fornacette organizzata dal locale Comitato 25 Aprile.
Ad aprire la giornata le commemorazioni ufficiali a Calcinaia e Ponsacco per poi proseguire a Fornacette con il pranzo sociale presso il “Parco delle Fornace” e la presentazione della mostra fotografica sul decennale.
Da lì la manifestazione si è trasferita in Piazza della Resistenza dove a partire dalle 19 si sono alternati sul palco Baro Drom Orkestar, Finaz (Bandabardò) e Beppe Voltarelli affiancati affiancati poi da Checco Fiore (Folkabbestia), Michele Lombardi e Riccardo Brizzi (Scaramouche). Poi è stata la volta de La Casa del Vento e dei Matti delle Giuncaie ai quali si è aggiunto Erriquez (Bandabardò). Infine la grande jam session finale con tutti gli artisti della giornata , conclusa da una partecipatissima ed emozionante Bella Ciao.
“In un mondo ideale – ha scandito dal palco il presidente del Comitato, Simone Pampaloni – il 25 Aprile verrebbe considerata la festa di tutti gli italiani perché celebra un popolo nel giorno in cui si riscatta e raggiunge la pienezza della propria identità. Nel mondo reale, invece, la Liberazione è quasi sparita dalla memoria collettiva, svilita dalla retorica del “tutti i morti sono uguali”, relegata a festa “di una parte”, come se tutti non godessero di una democrazia e di una libertà che qualcuno si è preso la briga, talvolta a costa della vita, di fornirgli. Per questo siamo particolarmente fieri e orgogliosi di riuscire, almeno per un giorno l’anno, di riuscire a far coincidere il mondo reale con quello ideale, ad unire lo svago e la musica ai valori dell’antifascismo, della democrazia e della Costituzione, e a raggiungere, così, tanti giovani cittadini.”.
Gli organizzatori ringraziano tutti i volontari, l’Arci Valdera, l’Anpi e il movimento associativo locale, il Comune di Calcinaia e la Regione Toscana che hanno patrocinato e sostenuto la manifestazione, l’intera comunità di Fornacette, che in questi giorni, non ha fatto mancare presenza e incoraggiamento.
La musica ha un linguaggio universale,per questo unisce tutti i popoli.
Alla festa di Liberazione di Fornacette i suoni,i canti,i balli,hanno unito tutte le persone,di età,etnia diverse,insieme a condividere la gioia e l’ascolto di brani splendidi.
I vari gruppi avvicendatisi hanno saputo inoltrare contenuti di pace,sarebbe molto bello ritrovare spesso questi momenti,in tutte le piazze e in tutte le Nazioni.
Viva cu canta,cu sona e cu balla!!!!(un inno al Salento,ben rappresentato sul palco dalla Baro Drom Orkestar,Arianna Romanella e Rocco Zecca)
Grazie a tutti i cantori che ci hanno regalato poesia e musica tutto il pomeriggio-sera,agli organizzatori,ed ai giovani che stavano al bar ,gestito con sapienza e gentilezza.