Cancelli per chiudere i vicoli intorno a piazza Vettovaglie, dove si concentra lo spaccio e le strade vengono usate come servizi igienici. Questa una della proposte emerse dall’assemblea dei commercianti di piazza Dante, piazza delle Vettovaglie e zone adiacenti, convocata dalla Confesercenti.
Per arginare il degrado anche altre proposte: bagni pubblici gestiti dai commercianti, sconti sulla tassa del suolo pubblico, iniziative per rendere più vive le piazze.
Ma a fare discutere è ovviamente la proposta di chiudere le strade la notte: chi la vede come una buna idea, chi ne sottolinea l’inutilità e la complessità di attuazione dal punto di vista tecnico. Sfavorevole alla proposta l’assessore Dario Danti che su Facebook scrive: “Credo sia la soluzione sbagliata. Non si deve blindare il centro storico, ma riqualificare”.
Sulla proposta intervengono anche i Cobas e il Partito comunista dei lavoratori con una nota congiunta. “È notizia delle ultime ore – scrivono – che dalla Confesercenti di Pisa sia emersa la proposta, che sta accogliendo anche aperture nell’amministrazione comunale, di chiudere parti del centro storico di Pisa con dei cancelli, per affrontare, nei loro intenti, il cosiddetto problema della movida e del degrado”.
“Negli ultimi vent’anni il duo Fontanelli-Filippeschi ha orientato la gestione dello spazio pubblico cittadino verso il modello di una città vetrina, non solo autorizzando l’apertura di un locale ogni dieci metri o stanziando fondi per il Giugno pisano a uso e consumo delle associazioni dei commercianti e lasciando vuote le piazze di eventi culturali, ma anche combattendo ferocemente ogni tentativo di apertura di liberi spazi di socialità”.
Scelte che per i Cobas e Pcl vanno a braccetto con ” la progressiva espulsione degli studenti universitari dal centro storico attraverso la decentralizzazione dei dipartimenti universitari, chiusi nelle loro sedi storiche e riaperti in periferia, in prossimità dei quartieri “dormitorio” della città”.
sono favorevole alla chiusura con cancelli e a una maggiore vigilanza
perchè la nostra città non diventi una latrina a cielo aperto.
A me sinceramente sembra una grossa cavolata quella di chiudere la città con dei cancelli, come dicono COBAS e Pcl Pisa non deve essere chiusa, ma riqualificata. Secondo me più che di cancelli c’è bisogno di eventi che attirino i giovania vivere di nuovo il centro.
La bruttezza è ormai di casa nelle menti che in nome della Sicurezza – vedi anche selezione del target dei clienti di fascia medio-alta – preferiscono blindare Pisa. Non parlano invece di gestire l’ordine pubblico, anche autotassandosi. in realtà è il bottegaio che ha già chiuso la città alla sana concorrenza ed alla vivibilità – ricordate la fine fatta dal referendum sul traffico? Ecco chi sta pilotando i reali interessi.