L’assemblea della Geofor Spa, riunita il 23 aprile 2014, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2013 che si chiude con un utile netto di € 473.528 dopo aver appostato imposte per € 500.612. L’assemblea all’unanimità ha deliberato di iscrivere l’utile nella riserva per investimenti, posto che la riserva legale ha già raggiunto la quota del 20% del capitale sociale.Lo comunica la stessa società, a maggioranza pubblica, che presta servizio nel settore della raccolta dei rifiuti urbani in 25 Comuni della provincia di Pisa.
Dai dati elaborati dalla società si nota come siano diminuiti i rifiuti complessivamente raccolti di 5.724 tonnellate, per effetto della crisi e anche in virtù dell’attuazione di sistemi di raccolta più selettivi, ed è aumentata la raccolta in modo differenziato dei rifiuti di 1.838 tonnellate. L’incidenza percentuale dell’avvio a riciclo è aumentata, mentre a seguito della significativa diminuzione dell’incidenza percentuale dei rifiuti avviati al processo termico quella relativa al conferimento in discarica è rimasta sostanzialmente invariata.
Nel triennio 2010-2013 la raccolta dell’indifferenziato è passata da 141.211 tonnellate a 104.990 con una diminuzione di 36.221 tonnellate pari al 25,66%. Corrispondentemente la raccolta differenziata dei rifiuti è passata da 84.304 tonnellate a 97.228 con un incremento di 12.924 tonnellate pari al 15,34%. Assumendo come orizzonte temporale il triennio si vede che la progressiva estensione della raccolta domiciliare, la realizzazione di diversi centri di raccolta nonché l’introduzione di innovativi sistemi di raccolta hanno consentito di conseguire buoni risultati.
Si conferma la buona performance dei centri di raccolta: sia in termini di quantità dei rifiuti che i cittadini provvedono a conferirvi, sia per l’applicazione degli sconti in bolletta. Il sistema impiantato, per la sua semplicità ed efficacia, riscuote il favore degli utenti.
In 12 Comuni, per oltre 200 mila abitanti su 350 mila complessivamente serviti, viene attuato il sistema di raccolta domiciliare “Porta a Porta” a cui si devono l’aumento della raccolta differenziata e la diminuzione della produzione pro capite. La produzione pro-capite nel bacino servito dall’azienda, calcolata sulla base degli abitanti equivalenti così come risultano dal decreto della Regione Toscana, è passata da kg 545,48 del 2012 a kg 543,28 del 2013.
Diversi Comuni, come si vede nella tabella sotto riportata, hanno raggiunto e superato il 65% di RD previsto per legge. Alcuni, collocatisi tra il 70 e l’80 %, sono stati insigniti dell’attestato di Comune Riciclone da Legambiente, anche per il livello di RD conseguito. Di particolare significato è stato il passaggio alla raccolta domiciliare del comune di Cascina dove il dato 2013 registra ancora un 50,25% che oggi, nei primi due mesi del 2014, è arrivato al 74,10%.
La percentuale media del bacino servito si attesta poco sotto il 52%, al netto degli incentivi per biocomposter ed inerti. La percentuale di RD Regionale Toscana nello stesso periodo è stimata intorno al 42% circa a livello nazionale è ancora più bassa.
La tariffa di Geofor sta nella fascia media, sia a livello nazionale che regionale. Resta il problema, dovuto alla normativa, del calcolo della tariffa che si basa parzialmente sulla quantità dei metri quadri per le utenze domestiche ed esclusivamente per le non domestiche, indipendentemente dall’effettiva produzione dei rifiuti.
“In futuro dovranno essere introdotti nuovi sistemi che accrescendo la componente informatica del servizio consentano di effettuare sia la rilevazione delle utenze che la misurazione a svuotamento dei contenitori. In particolare sperimentando un sistema di valutazione volumetrica puntuale dei rifiuti, a cui Geofor sta lavorando, che renda la percezione e la determinazione della tassa (Tari) più equa e più rispondente al principio “chi inquina paga””, si legge nella nota di Geofor.
L’assemblea dei soci dello scorso 14 Marzo 2014, ha definitivamente deliberato la realizzazione dell’impianto di trattamento anaerobico dell’organico, che sarà indispensabile per accompagnare la crescita della raccolta differenziata e della conseguente quantità di organico che sarà riciclato producendo energia e realizzando compost di qualità. Ciò in virtù del fatto che la nostra Società per il settimo esercizio consecutivo presenta un bilancio in attivo, con un utile netto di quantità sobria, che negli ultimi anni è stato in massima parte accantonato per gli investimenti. Tali utili si sommano ai contributi pubblici ricevuti, consentendo di raggiungere l’importo necessario alla costruzione del nuovo impianto e contrarre il mutuo presso le banche locali finanziatrici (San Miniato capofila, Pisa e Fornacette, Lajatico e Volterra). L’investimento, finanziariamente molto importante: circa 17 milioni di €, sarà realizzato per tutta la comunità servita, senza attingere al capitale dei Comuni.