Bilancio consuntivo 2013 al centro del dibattito politico di ieri in consiglio comunale, dove due sono state le considerazioni più volte emerse dagli interventi delle forze politiche: la difficoltà di mantenere previsioni poco realistiche quali quelle contenute nel piano delle alienazioni, e il patto di stabilità. Anche se il consuntivo rappresenta un passaggio più formale che politico, l’attenzione del consiglio è stata comunque alta visto che entro fine mese ci si appresta ad approvare la prima variazione di bilancio del 2014. Il bilancio è stato comunque approvato con 21 voti a favore con i sette voti contrari di tutta la minoranza.
Per Riccardo Buscemi del PdL “Non è risultata attendibile la previsione fatta nel 2012, aspetto espresso anche da parte dei revisori dei Conti”, mentre per Diego Petrucci, capogruppo di Noi Adesso Pis@, “il piano delle alienazioni costituisce ormai un escamotage, che il collegio dei revisori non ha potuto che stigmatizzare. Detto questo abbiamo un bilancio sano, 7,2 milioni di avanzo di gestione è un dato positivo. Chiediamo quindi che si prosegua la discussione in commissione su come spenderli e nella stessa sede, chiediamo di completare la riflessione sul lavoro”.
Un po’ di malumore dentro Sel, con il suo appoggio alla maggioranza sempre un po’ critico, in particolare nelle posizioni del consigliere Armando Paolicchi: “Sel ha votato il bilancio preventivo con grandissima sofferenza, abbiamo votato anche l’assestamento e ora si discute sul rendiconto ma bisogna dirci anche con chiarezza che non tutto va bene”. In particolare sulle opere pubbliche Paolicchi esprime preoccupazione sul piano per l’anno in corso: “È necessario che tenga conto delle effettive disponibilità di spesa”, e anche lui ha criticato il tentativo di vendita degli immobili comunali, mai decollato come sperato: “È stata realizzata una percentuale bassissima rispetto alle previsioni”. Ma il voto di Sel resta favorevole al consuntivo, con la richiesta “di poter intervenire in fase di variazione”.
Elisabetta Zuccaro del Movimento 5 Stelle ha commentato positivamente l’avanzo, “il bilancio però”, ha aggiunto, “non sta in piedi sul piano politico. Mi riferisco all’andamento delle entrate. Da un lato hanno avuto un andamento crescente dal 2009 a oggi, ma nonostante questo si aumentano le imposte”. Sulle priorità di spesa del Comune Zuccaro he detto che “Le grandi opere ci vincolano, in un momento di grande crisi dove la capacità di spesa è minima, invece di concentrarsi sulla manutenzione ci si impegna con opere inutili, come il People Mover. Una criticità che si può notare molto bene anche dal tasso di realizzabilità dei programmi”.
Da parte della maggioranza è stata espressa soddisfazione dal consigliere del PD Vladimiro Basta: “L’avanzo ha un valore positivo che negli ultimi 5 anni è stato costante”, ha dichiarato. “I numeri dimostrano una situazione finanziaria del nostro comune sana – ha aggiunto – non parliamo di una struttura amministrativa che deve inventarsi finanze creative per far quadrare i conti. Sulle alienazioni, il fatto che un’amministrazione pubblica metta il proprio valore immobiliare sul mercato è un dato importante che non può essere rimesso in discussione così facilmente. Il quadro complessivo è di un comune sano”.
Per Ciccio Auletta, capogruppo di Una città in Comune-Rifondazione la posizione contraria già annunciata non è stata messa in discussione. La lista civica ha tentato di presentare due ordini del giorno, uno sul riutilizzo di immobili destinati alla vendita, per farne spazi di coworking.
Il secondo invece era un’articolata proposta di deroga al patto di stabilità. Mentre il primo è stato bocciato, sul secondo il Pd ha chiesto il ritiro, con la promessa di discuterlo nel merito in sede di commissione, e anche in questo caso, in vista della prima variazione di bilancio. Una proposta ribadita anche dal sindaco Marco Filippeschi, che ha ricordato come “Anci e Legautonomie abbiano espresso più volte contrarietà al patto, un meccanismo necessario da rivedere”.