Dopo la seduta di oggi in cui si vota il bilancio consuntivo il consiglio sarà in pausa fino alla elezioni regionali. La decisione presa dalla conferenza dei capigruppo si scontra con l’indignazione delle forze di minoranza
Consiglio anticipato a oggi per votare il bilancio consuntivo, e poi lunga pausa in attesa delle elezioni regionali. Nella seduta dello scorso giovedì la discussione e il voto sul consuntivo sono saltati per il sopraggiungere delle 20, orario previsto per la fine del consiglio. Così il voto era stato rimandato al consiglio del 14 maggio, ma su richiesta della giunta, e in particolare dell’assessore al bilancio Andrea Serfogli, la conferenza dei capigruppo ha votato di anticipare la seduta ad oggi.
Una decisione che non è piaciuta a una parte delle forze di minoranza: “Per questo anticipo di 48 ore – dicono Ciccio Auletta e Stefano Landucci – non c’è nessun motivo giuridico o amministrativo. Si tratta solo di arroganza e di una prepotenza fuori luogo”.
“Inoltre – sottolinea Auletta di Una città in comune – Prc – alcuni consiglieri di minoranza non potranno essere presenti, dato che avevano organizzato i loro impegni per poter essere presenti al voto giovedì”.
Fra di loro proprio Stefano Landucci del gruppo misto: “Proprio qualche giorno fa ho chiesto una programmazione su base mensile, senza possibilità di cambiamenti che non fossero dettati da motivi straordinari. E questo non è il caso: forse il motivo di questo spostamento risiede nel fatto che oggi saranno presenti più consiglieri del PD rispetto a quanti ce ne sarebbero stati giovedì. Con buona pace di chi organizza i suoi impegni lavorativi in base alla programmazione”.
A votare contro l’anticipo, così come per la sospensione Simonetta Ghezzani di SEL che ha chiesto, così come aveva già fatto Landucci in una precedente riunione, “che si tenesse almeno un consiglio nel periodo che separa alle elezioni regionali “, una proposta che è stata però rifiutata.
Quello di oggi (martedì 12) dunque sarà l’ultimo consiglio fino alle elezioni regionali. “Le forze politiche – spiega Ranieri del Torto, presidente del consiglio comunale – hanno ritenuto di concentrarsi sulla campagna elettorale, e dato che non c’erano atti urgenti, la conferenza dei capigruppo ha votato la sospensione. L’accordo è che nel caso in cui si presentino urgenze si procederà alla convocazione del consiglio”.
Già nella precedente seduta della conferenza dei capigruppo spiega Juri Dell’Omodarme, che nell’ultima seduta ha partecipato in sostituzione del capogruppo del PD “era stata concordata la sospensione, che era già stata adottata anche in occasione di altre tornate elettorali. Le opposizioni hanno chiesto che si tenesse almeno un consiglio in questo lasso di tempo, ma data l’assenza di proposte e delibere urgenti abbiamo votato la sospensione”.
Anche Giovanni Garzella di Forza Italia – PdL ha espresso voto contrario sulla sospensione: “Abbiamo molto lavoro arretrato, fra interpellanze, interrogazioni e mozioni, e il mese di giugno è un mese complesso, fra celebrazioni per il Giugno pisano e San Ranieri”.
“Questa lunga pausa – osserva inoltre Landucci – comporta un lungo disimpegno fino ai primi di giugno: di fronte al lavoro arretrato è un eccessivo silenzio amministrativo. È vero che ci sono le elezioni e che abbiamo dei candidati fra i consiglieri comunali, ma sarebbe stato corretto garantire almeno un ulteriore consiglio, a meno che non si pensi che questo organo sia solo una formalità”.
“Una forzatura” per Auletta la sospensione in vista delle regionali: “Fino al 5 giugno non si riunirà il consiglio comunale e la motivazione addotta dalla maggioranza, ovvero per consentire di fare campagna elettorale è semplicemente indecente. Anche se le elezioni regionali sono alle porte la città deve essere comunque amministrata”.
Non concorda infatti il capogruppo di Una città in comune-Prc sul fatto che non ci siano argomenti urgenti in sospeso: “La nostra mozione sui profughi, il cui voto è già slittato in precedenza, in questo modo non arriverà al voto prima di giugno”.
Di parere analogo Valeria Antoni del Movimento 5 Stelle che parla di una sospensione funzionale “a rimandare la discussione su argomenti scomodi per la maggioranza, come ad esempio la gara regionale sui rifiuti”.
Assenti alla votazione Diego Petrucci di Noi Adesso Pis@ e Raffaele Latrofa dell’NCD, entrambi candidati alle elezioni per il consiglio regionale. “Non ero presente – commenta Raffaele Latrofa – ma anche se sono candidato come capolista non credo che gli impegni della campagna elettorale possano essere un motivo per bloccare i lavori del consiglio comunale, dato che ci sono urgenze della città che devono essere affrontate”.