Compie un secolo la Cerratelli e festeggia questo traguardo con una mostra, dal 12 maggio al 3 agosto, Cerratelli, i primi 100 anni a Villa Ronconi a San Giuliano Terme.
Quella che oggi conosciamo come Fondazione Cerratelli nasce nel 2005 per volontà della Casa d’Arte Cerratelli di Floridia Benedettini, titolare della celebre sartoria Carnet, del Comune di San Giuliano Terme e della Provincia di Pisa e raccoglie. Una fondazione che raccoglie una delle più storiche, prestigiose e cospicue collezioni di costumi teatrali e cinematografici esistenti: 30 mila manufatti di grande valore storico e testimonianza di un patrimonio artigianale inimitabile .
La Casa d’Arte Cerratelli nasce nel 19014 per volontà del baritoni Arturo Cerratelli, uno dei primi interpreti della “Bohème” di Giacomo Puccini, ed è divenuta col tempo la più antica e più bella gemma dell’arte sartoriale italiana a servizio della scena. Nel 1969 arriva il primo premio Oscar per i costumi di Romeo e Giulietta di Zeffirelli firmati da Danilo Donati.
Moltissimi i registi che hanno lavorato con la Cerratelli: da Mauro Bolognini a Silvano Bussotti e Renato Castellani, da Georges Chazalet a Edoardo De Filippo, passando per F. Enriquez, Ugo Gregoretti, J. Miller, Jean Pierre Ponnelle, Luca Ronconi, Otto Schenk, Giorgio Strehler, Luchino Visconti, Franco Zeffirelli.
Così come i figurinisti spiccano nomi di assoluto rilievo: Anna Anni, Corrado Cagli, Feci Casorati,Salvador Dalì, Danilo Donati Renato Guttuso, Oskar Koloschka, Emanuele Luzzati, Mino Maccari, Piero Tosi, giusto per fare qualche nome.
Un lungo elenco di presenze in prestigiosi allestimenti di opere liriche che hanno calcato i maggiori teatri del mondo (come il Metropolitan di New York e la Comedie Francaise di Parigi, il Royal Opera House Covent Garden di Londra e il Bundestheaterverband di Vienna, la Scala di Milano, Il Comunale di Firenze (Maggio Musicale Fiorentino), La Fenice di Venezia, il Regio di Torino e molti altri ancora.
Così come importanti sono i film in cui la Cerratelli ha portato un prezioso contributo: “La Caduta dell’Impero Romano”, “Fratello Sole e Sorella Luna” e “Otello”, “Camera con vista” di James Ivory e molti altri ancora.
Per ripercorre questi 100 anni di attività, a villa Ronconi la mostra offre un viaggio nei cento anni di attività:: dai primi costumi degli anni venti fino all’ultima produzione, il Gianni Schicchi di Giacomo Puccini realizzato per il Maggio Musicale Fiorentino nel 2012.
Oltre ai celebri abiti indossati da attori e cantanti del calibro di Sofia Loren e Placido Domingo, sarà data grande attenzione ai molti settori della sartoria Cerratelli, come il reparto biancherie, con busti, camicie e sottostrutture, indispensabili per il costume storico, o la sezione cappelli con esempi eccezionali per forme ed espressione creativa.
A villa Ronconi il visitatore potrà anche ammirare sarti e tagliatori mentre lavorano. Si tratta dei giovani allievi del corso di Alta Formazione della Fondazione Cerratelli, che si tiene ogni anno e che rappresenta un’esperienza unica per entrare in contatto con il mondo del teatro e con le tecniche sartoriali e per produrre costumi teatrali d’eccezione e abiti d’alta moda su cartamodelli dei più importanti stilisti. Per questa occasione sarà possibile indossare alcuni abiti e posare per una fotografia.
Fra i costumi, i cappelli e la biancheria di scena la Fondazione conserva anche storie. Come quella del manichino realizzato su misura per Maria Callas, ancora oggi conservato: quando la cantante giunse alle prove dell’abito fortemente dimagrita si fermò in sartoria per farsi sistemare il costume. Per ringraziare mandò alla sartoria un mazzo di fiori, con un biglietto che diceva: “mi avete resa felice!”.
O come la storia di Anna Magnani che, indossando per la prima volta il costume che Cerratelli realizzò per la Lupa di Verga con la regia di Zeffirelli utilizzando materiali originali trovati in piccoli paesini siciliani, disse “ora sono davvero Gnà Pina”.
Molte le finalità della Fondazione Cerratelli: restaurare, ripristinare, catalogare e conservare, far conoscere il patrimonio di abiti che furono confezionati dalla celebre Casa d’Arte Cerratelli. Chi ha avuto la fortuna di aggirarsi fra i magaziini della Fondazione sa quale fascino e quale ricchezza sia conservata in questi 100 anni di storia. Un patrimonio che ancora prende vita sui palchi e nelle sale delle mostre: lunga vita alla Ceratelli.
La mostra è realizzata con il patrocinio del Comune di San Giuliano Terme, della Provincia di Pisa, dell’Università di Pisa e con il contributo della Regione Toscana e della Banca di Pisa e Fornacette.