Un litorale gradualmente eroso e un consumo di suolo che, per quanto negato, è impossibile non vedere a partire dai dati e dalle fotografie. È la denuncia del Movimento 5 Stelle sul Litorale pisano, espressa dalla consigliera Valeria Antoni che nei giorni scorsi ha pubblicato una serie di fotografie satellitari, estrapolate da Google Earth, che mostrano una lenta e graduale antropizzazione del nostro litorale.
Le foto ritraggono la situazione negli anni 2002,2006 e 2013 e riguardano zone in cui la competenza è comunale.
“A partire dal nostro Question time in consiglio comunale – scrive Antoni – riguardante presunti abusi edilizi a Calambrone (un cantiere sull’arenile che ricordiamo è stato posto sotto sequestro dopo la nostra segnalazione dall’ispettore capo della Guardia Forestale), è venuta l’idea di monitorare lo spazio del litorale che nel tempo è passato albero dopo albero, vialetto dopo vialetto ad un inesorabile colata di cemento senza possibilità di appello”.
“Ogni anno – aggiunge – vengono guadagnati centimetri a favore degli stabilimenti e strappati all’ambiente, al paesaggio dunale , alla pineta. Diventa difficoltoso controllare, sono molteplici le competenze tra Parco Demanio, Comune, Guardia Forestale, Provincia etc. Alla fine senza accorgersi si arriva a risultati impietosi che qui vengono ben mostrati: si tratta di più foto prese da Google map che disegnano nel tempo, lo spazio sottratto alla natura”.
“Basta aguzzare la vista per capire come si arrivi anno per anno ad una situazione allarmante”, dice ancora la consigliera del Movimento 5 Stelle, che sottolinea: “Non si vuole puntare il dito contro un privato ma con tutta una classe dirigente che nel silenzio più assoluto ha permesso questo passaggio nel tempo e che al giorno d’oggi potrebbe non essere reversibile. Questo è il risultato! Un carico antropico evidentemente spropositato”.
“Il MoVimento 5 Stelle – dice ancora – ha presentato, in prima commissione permanente, un Ordine del Giorno sull’argomento per chiarirlo una volta per tutte attraverso un percorso che ci auguriamo sia condiviso anche dalle altre forze politiche. Occorre fare chiarezza sulle responsabilità , occorre che si arrivi presto al ripristino della situazione precedente e al rispetto dell’ambiente e sopratutto si rispetti il diritto costituzionale di tutela del paesaggio”.
Grande lavoro. Purtroppo qui in tutta la provincia si è creato un connubio tra privato e pubblico incentrato su uno “sviluppo”, loro dicono sostenibile, cementifero e asfaltatore. Il regolamento urbanistico di “area vasta” punta a questo, ad allargare le mire di questo insano “sviluppo” al di fuori di Pisa.