Una città in comune annuncia che non parteciperà al presidio di domani al Galilei, indetto da numerose forze politiche, a difesa dell’aeroporto pisano. “Troppo campanilismo”, è il commento dei consiglieri comunali Ciccio Auletta e Marco Ricci, “non ci convince la piattaforma con cui è stata indetta, che a parole non vuole ridurre la questione degli aeroporti toscani a vecchi attriti fra città, ma in realtà lo fa”.
Così ieri mattina Ucic-Rifondazione Comunista, insieme alla consigliera regionale di Rifondazione Monica Sgherri e al segretario di Rifondazione Paolo Ferrero, hanno convocato la stampa all’ingresso dell’aeroporto per spiegare la propria posizione. Che è innanzitutto contro l’allungamento della pista di Peretola, a prescindere dai metri, una contrarietà basata sul fatto che Peretola rientra nel Parco della Piana, dove ci sono vincoli ambientali stressi, e dove gli stessi comuni da anni portano avanti una battaglia contro lo stravolgimento del territorio.
Ma anche una contrarietà politica, dettata dall’incoerenza tra la politica regionale degli ultimi giorni e quella pianificata: “In gioco c’è la ridefinizone degli assetti politici tra il governo Renzi e gli imprenditori privati di turno, in questo caso Eurnekian. Assistiamo ad uno scontro di potere tutto interno al PD, messo in atto per ridefinire non solo gli assetti politici, ma anche quelli economici e finanziari”, ha detto Auletta.
“Una scelta scellerata”, l’ha definita Monica Sgherri, “quella della Regione di vendere le proprie quote. Una scelta indifendibile e insostenibile anche dal punto di vista ambientale. Ci vorrà un consiglio regionale straordinario per ratificare quanto deciso dalla Giunta – ha detto ancora – un consiglio che verrà convocato dopo le europee, segno di debolezza evidente. Il Pd deve fare un’operazione di chiarezza”, ha concluso la consigliera regionale. “Sappiamo che la maggioranza dei consiglieri del PD voterà a favore della delibera, così come il PD fiorentino ovviamente lo è, mentre nei comuni della Piana coinvolti la posizione è nettamente contraria”.
Una riflessione nazionale quella invece proposta da Paolo Ferrero, che da esterno alle dinamiche locali legge candidamente il recente rimpasto di giunta come “il commissariamento di Renzi”. “Quello che si sta decidendo sugli scali toscani rientra in un’operazione a vantaggio di due soggetti: dei privati e dell’immagine di Renzi, che fa tutto questo perché vuole portare Obamab al G8 di Firenze”.
Sul cambio repentino della Regione Toscana nella vicenda aeroportuale commenta: “Se Rossi non ha più la spina dorsale per portare avanti questa giunta è bene che lo dica, altrimenti è vergognoso che si utilizzi la Regione per favorire gli interessi politici di Renzi”.
Una città in comune e Rifondazione ricordano infine le loro proposte sull’argomento: “Potenziamento del collegamento ferroviario tra Pisa e Firenze, utilizzo dell’aeroporto di Firenze come city airport, mantenimento del controllo pubblico e del governo del territorio”.