La giunta, su proposta dell’assessore alla cultura Dario Danti, ha dato il via libera all’arte urbana alcuni muri e spazi della città, per un totale di 610 metri di sviluppo lineare e 1745 metri quadrati di superficie.
Una delibera innovativa che riprende un rapporto già avviato fra amministrazione e arte urbana e si apre a scelte coraggiose come quella di destinare in modo permanente e libero degli spazi. Una scelta nata nell’ottica di valorizzare questa forma d’arte e al tempo stesso di riqualificare gli spazi urbani.
– mura perimetrali del parcheggio di via Paparelli
– pannelli frangisuono in via Ariosto Manghi
– pannelli frangisuono in via San Pio da Pietralcina
– il sottopasso via Maggiore di Oratoio
– retro della palestra della scuola Zerboglio in vicolo Scaramucci
– la palestra in via Castelfidardo
– la recinzione del campo sportivo di Oratoio
L’assessore Dario Danti, si dice “molto soddisfatto di essere riuscito a portare fino in fondo questa iniziativa, che fa di Pisa una città all’avanguardia, a livello nazionale e non solo, nell’aprire le porte alle forme di espressione d’arte più nuove, legate alla cultura giovanile.”
Molti gli spazi esaminati dagli uffici tecnici, sia di proprietà comunale che di altri soggetti pubblici. Prima di stilare l’elenco definitivo dei muri si è tenuto un tavolo a cui hanno partecipato tecnici del Comune, rappresentanti di Rfi, Ardsu, SAT, ed è stato chiesto alla Soprintendenza di esprimere i pareri su ogni sito.
La delibera autorizza e invita gli artisti a usufruire liberamente degli spazi in oggetto, ma apre la possibili anche ad altri enti pubblici e privati, nonché privati cittadini, a mettere a disposizione proprie aree, da poter inserire nell’elenco già attivo.
Per ogni spazio è stata fatta una ricognizione del contesto e della tipologia di supporto; oltre ai muri “liberati”, ci sono altri elenchi di spazi analizzati, con caratteristiche diverse, su cui l’intenzione è quella di intervenire in un secondo momento.
I tecnici hanno infatti descritto molti degli spazi proposti, per lo più in zone di periferia recente o a contesto industriale, dove interventi artistici sarebbero non solo ammissibili, ma in molti casi “opportuno e auspicabile”, a conferma del contributo di questa espressione artistica alla qualità complessiva dell’immagine della città.
Sulla scia di questo rapporto positivo in programma c’è l’evento-mostra Indoor-Outdoor. Arte Urbana a Pisa, di cui puoi leggere qui.