Una marcia simbolica dal campo della Bigattiera fino alle scuole Viviani e Niccolò Pisano. Dopo l’appello di centinaia di cittadini dello scorso anno e l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di un ordine del giorno in cui la Giunta si impegnava a ripristinare pulmino, acqua e elettricità nel campo rom della Bigattiera, i bambini del campo rom restano ancora senza pulmino per la scuola.
La Giunta, ricordano gli oprganizzatori della marcia, “chiedeva un contributo alla Regione per essere aiutata a risolvere la situazione, e a novembre ha ricevuto la disponibilità di 30 mila euro, come risulta dalla registrazione audio della Commissione 2 del 13 gennaio 2014”.
“Ci sono stati diversi incontri in CCP2 – proseguono – per seguire gli sviluppi di questa vicenda, sono stati sollecitati gli assessori, gli abitanti hanno ricevuto promesse e piccole proposte di progetti minimi che poi non sono state realizzate. Niente è stato fatto. Oltre il danno, l’ennesima beffa. ll 27 marzo giunge una nuova denuncia alle famiglie del campo, per inadempienza dell’obbligo scolastico”.
Oggi la situazione è identica ad un anno fa, “con in più la disillusione su un possibile ripristino di una condizione umana anche minima, poiché evidentemente quello che manca è la volontà politica di trovare qualche soluzione. I bambini hanno passato l’ennesimo anno senza istruzione scolastica, senza la vicinanza dei compagni di classe, perdendo nuovamente una possibilità per il loro futuro”.
Vista la situazione, su richiesta dei bambini e dei genitori del campo della Bigattiera, è stata organizzata una marcia simbolica verso la scuola con partenza dalla Bigattiera per domani, mercoledì 21 maggio alle ore 9:00, din irezione Marina di Pisa.
L’obiettivo è mostrare alla città quanto sia lontano e pericoloso il percorso dei bambini verso la loro scuola, riportare l’attenzione sul diritto all’istruzione e ad una vita dignitosa per tutti i bambini e tutte le bambine.
“Vogliamo – concludono – che la Giunta Comunale trasformi in realtà l’Ordine del Giorno approvato. Vogliamo uno scuolabus, l’elettricità e un’autoclave per i bambini e le bambine della Bigattiera”.