Raccogliere, promuovere e condividere le buone pratiche per combattere omofobia, lesbofobia e transfobia. Questo in sintesi l’obbiettivo della rete Ready, nata nel 2006 per dare più strumenti possibile alle istituzioni e agli enti, in questa lunga battaglia di civiltà che si snoda su più fronti e che ha bisogno dell’aiuto di tutte e tutti per essere vinta.
Con questo spirito, sulla scia della giornata del 17 maggio e in attesa di quella del 28 giugno, quando Pisa si decora con la bandiera rainbow sul Ponte di Mezzo, ieri è stato fatto il punto sulle azioni intraprese dall’amministrazione comunale di Pisa insieme alle associazioni Lgbtq che operano sul territorio, in particolare Pinkriot-Arcigay e Arcilesbica.
“Pisa è sicuramente tra le città all’avanguardia e il lavoro che stiamo conducendo da anni in stretta sinergia con le associazioni di riferimento ci dà la possibilità di partecipare con un contributo importante alla Rete Nazionale delle Amministrazioni Pubbliche Antidiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”, ha detto l’assessora alle pari opportunità Marilù Chiofalo.
“Nella nostra città si fa e si è fatto molto – ha detto ancora – a partire dall’istituzione nel 1997 del registro delle Unioni Civili che è oggi in fase di riordino e di potenziamento per dare effetti concreti a quella che era un atto simbolico. Come Amministrazione abbiamo inserito nel protocollo antiviolenza di genere un particolare richiamo alle tematiche LGBTQ e proseguiamo nell’operazione culturale e di informazione.”
La Rete si riunisce almeno due volte l’anno; informa, condivide e promuove politiche di inclusione sociale, aiuta e forma i volontari che devono essere pronti anche ai mutamenti delle esigenze sociali dovuti ai mutamenti della società stessa.
“Come Arcigay – ha detto il presidente di Pinkriot Arcigay di Pisa Giacomo Guccinelli – lavoriamo con l’amministrazione e lo stretto legame ci consente di attivare una rete di interventi attiva e funzionante. Lavoriamo molto sulla formazione degli operatori, ma anche tramite sportelli di ascolto servizi di prima accoglienza dedicato ai migranti. A Pisa non abbiamo difficoltà a dialogare e a promuovere la cultura della differenza.”
Anche Carlotta Monti, presidente di Arcilesbica, ha ricordato come l’approccio sinergico fra associazioni e istituzioni sia fondamentale per una cultura di genere in grado di esprimere valori positivi, come la differenza. “Come Arcilesbica crediamo che la rete sia importante anche nei confronti della comunità cittadina, con la quale ci confrontiamo e lavoriamo costantemente”.
E ha infine sottolineato l’importante e meritevole progetto, portato avanti grazie ad un finanziamento del Cesvot, “per la creazione di un Archivio della Storia e della Memoria Lgbtq. Un progetto rilevante a livello nazionale, che consente di portare elemento nuovi e importanti nella costruzione di un percorso identitario come quello Lgbtq, anche laddove la storia è frammentata o poco nota. Anzi, proprio dove ci sono frammenti di storia significa che c’è anche della memoria da recuperare”.