Il Go e i personaggi famosi 2/2
Il gioco del Go è riuscito anche a penetrare nelle fondamenta di Hollywood coinvolgendo numerosi attori.
Il più appassionato, ed anche il più capace in questa disciplina, è sicuramente Michael Culver. Molti di voi se lo ricorderanno per aver interpretato il ruolo di lord Needa, capitano della nave spaziale Avenger nella battaglia di Hoth all’interno del 5° episodio di Star Wars; Culver trova la sua fine per mano di Darth Vader, il quale lo uccide per aver permesso la fuga del Millenium Falcon di Han Solo. L’attore inglese detiene il grado di 1 Dan e, durante una scena di un telefilm nella quale doveva scegliere un giornale da leggere, scelse di sfogliare una copia di Go Review.
Anche Paul Giamatti, apparso in film come Il pianeta delle scimmie, Man of the moon, American Splendor e Sideways, è un noto giocatore di Go.
A raccomandare all’interno di Tron Legacy la presenza del gioco del Go, descrivendolo come qualcosa che i computer non sono in grado di fare, fu la bellissima Olivia Wilde.
È noto che Robin Williams, conosciuto per essere un grande appassionato di qualsiasi tipologia di giochi, abbia nel suo appartamento un set completo per giocare a Go.
Anche tra i musicisti possiamo trovare molteplici amanti di questa antica arte. È riportato da molti che, a fine anni 60, Syd Barrett fosse solito rimanere alzato fino alle prime luci dell’alba per giocare a Go con la sua ragazza, la modella Lyndsey Korner. Un fatto curioso riguardante il fondatore dei Pink Floyd è che nella stessa casa dove nacque a Cambridge adesso ci abita un 3°Dan amatoriale.
I musicisti Bert Jansch e John Renbourn vennero ritratti mentre erano intenti a giocare a Go sulla copertina del loro album del 1966 Bert&Jonn ed anche nella versione rimasterizzata del 1992 After the Dance.
Nel libretto contenuto all’interno del disco vi sono altre foto che immortalano la partita tra i 2 artisti. Secondo un loro amico comune, i due erano soliti giocare non appena avessero del tempo libero.
Molti di voi conosceranno già Rod Stewart, ma non tutti sanno che, durante un tour, il suo medico personale Geoffrey Grey gli insegnò a giocare a Go.
In America, Elvis Costello ha pubblicato un album dal titolo Taking liberties, contenente la traccia “Black and White World”.
Per chiudere, ricordiamo che molti scrittori giocano a Go o comunque hanno familiarità con esso.
Tra i più importanti che possiamo citare, dobbiamo sicuramente annoverare Ursula Leghenn. Questa autrice di romanzi fantascientifici menziona il Go nel 16° capitolo del suo libro “The left hand of Darkness.
Anche l’autore di Bagdad Express, Joel Turnipseed, è un affermato goista.
Strategia e tattica
Ora che abbiamo capito come valutare una mossa possiamo sorprenderci analizzando situazioni come la seguente e vedere come spesso l’occhio ci inganna:
Catturare quelle 6 pietre equivale a guadagnare 13 punti: 7 di territorio e 6 di prigionieri. C’è da dire che a volte catturare le pietre porta altri benefici, come stabilizzare un gruppo o potenziare l’influenza. Ma non in questo caso. Calcoliamo ora l’altra mossa:
Questo vuol dire che giocare li vale un punto in più rispetto alla cattura delle 6 pietre, chi l’avrebbe mai detto?!
Vediamo anche un’altra situazione abbastanza comune ma difficile da analizzare:
Analizziamo quindi solo il valore del salvataggio della pietra bianca:
Quindi ricapitolando l’hane in seconda linea vale 14 punti, la cattura delle 6 pietre ne vale 13 e salvare la pietra bianca 12. Questo ci dà l’ordine con cui vanno giocate le mosse.
Nella prossima lezione vedremo qualche tesuji di fine gioco e parleremo dello spirito di combattimento, ma prima risolvete questo problema:
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