Go Seigen: l’Orson Welles del Go
Go Seigen, che da poco ha compiuto 100 anni, è stato uno dei giocatori più importanti della storia del Go. Le innovazioni che ha portato hanno cambiato radicalmente il modo di giocare di oggi. Andiamo quindi a conoscerlo meglio
Nato nel 1914 a Fuzhou, Go Seigen fu introdotto all’arte del Go alla tenera età di 9 anni grazie a suo padre, grande appassionato del gioco. Go Seigen si interessò a tal punto di questa nuova disciplina tanto che, se nessuno glielo avesse ricordato, non avrebbe mangiato nè sarebbe andato a letto, pur di fare il maggior numero possibile di partite al giorno.
Il suo primo successo fu contro Lin, il più famoso goista di Fuzhou. Go Seigen lo sconfisse combattendo in maniera meravigliosa durante il medio gioco. Il padre capì subito che il futuro del figlio sarebbe stato brillante, cosi inizio a fargli studiare giornali giapponesi interamente dedicati al Go.
Alla morte del padre nel 1924, la famiglia Seigen subì un duro colpo, ma l’interesse del giovane prodigio per il Go non calò minimamente. Un giorno lo zio di Go Seigen apostrofò il nipote dicendogli: Giocare a Go è inutile! Sarai mai capace di farti una vita con questo? e il ragazzo rispose fermamente: Si, riuscirò a vivere grazie a questo.
A 12 anni Seigen diventò un allievo di Duan, governatore della sua città e grande amante del Go. Nonostante il gioco di Duan fosse abbastanza forte, lo era anche il suo desiderio di vincere, cosi i suoi allievi gli lasciavano spesso vincere le partite. Go Seigen era troppo piccolo per potersi curare della felicità dei propri avversari; dopo aver perso svariate volte contro Go, Duan decide di non giocarci più contro.
Nel 1926, spinto dalle voci sulla bravura del ragazzo, arrivò in Cina il 6Dan Giapponese Iwamoto Kaoru. I due giocarono contro 2 partite; la prima andò a Go, il quale aveva 3 pietre di vantaggio, mentre la seconda, con una pietra di handicap in meno, fu vinta di appena 2 punti da Kaoru. Grazie a questi incontri la fama di Go si estese anche nel paese del Sol Levante e nel 1928 questo formidabile goista sbarcò a Tokyo.
Una commissione di 7 giocatori del Nihon Ki-in, tra i quali figurava Honinbo Shusai, scelse 7 giocatori che Go Seigen avrebbe dovuto affrontare per decidere il suo grado. Dopo averli affrontati tutti e 7, il comitato premiò Go Seigen con un diploma da 3 Dan, l’equivalente del nostro 5 Dan attuale.
Il suo primo torneo come membro ufficiale del Nihon Ki-in avvenne nel 1930; Go vinse 7 partite su 8 guadagnandosi la 3° posizione. Fu però l’anno dopo che le capacità del diciassettenne salirono agli onori della ribalta mondiale. In un torneo ad eliminazione, sponsorizzato dal quotidiano Tokyo Times, Go Seigen trionfò sconfiggendo 18 avversari in fila.
Il direttore del giornale decise di creare una rubrica pubblicando, nei 6 mesi successivi, ognuna delle sue vittorie e questo enorme risultato attirò l’attenzione di tutto il mondo goistico giapponese. Sebbene fosse un adolescente e proprio di fronte al Nihon Ki-in ci fosse un locale dove molti giocatori giapponesi andavano a bere e a giocare d’azzardo, Go riuscì a non cadere in nessuno di questi vizi continuando a giocare il gioco con estrema diligenza.
Una partita fondamentale nella carriera di Seigen fu quella del 1933, contro Honinbo Shusai, ricordata come la partita del secolo. A quei tempi non esistevano ancora i tornei per i titoli. Tradizionalmente esistevano 4 casate di Go (Honinbo, Hayashi, Inoue e Yasue) ed ognuna aveva il proprio maestro. Per poterlo sfidare bisognava avere una certa nomea; le regole dell’incontro venivano decise dalla casata. La partita durò più di 3 mesi e l’Honinbo aveva il potere di interromperla quando voleva e di riprenderla anche una settimana dopo, potendo nel frattempo consultarsi liberamente con i suoi discepoli. Go iniziò giocando in 3-3 nell’angolo in alto a destra, poi giocò l’hoshi in basso a sinistra ed infine piazzò la sua 3° pietra sul Tengen. Questo nuovo stile di gioco, considerato quasi offensivo dalla famiglia Honinbo, scioccò il mondo del Go. Alla fine a vincere di solo 2 punti fu Shusai, anche se alcune voci dicono che la mossa gli fu consigliata da uno dei suoi studenti.
Nonostante avesse subito una sconfitta, Go fu promosso a sesto Dan e dal 1939 iniziò una spettacolare serie di Jubango contro i più forti giocatori della sua epoca perdendone solo uno contro Fujisawa Hosai, il quale ebbe l’handicap a sua favore per tutte le partite (josen handicap).
Nel 1951, Go venne invitato a Taiwan dai genitori di uno dei più giovani talenti goistici del paese. Il rinomato professionista, dopo aver concesso 6 pietre all’avversario, lo sconfisse di solo 1 punto. Ad esplicita domanda dei genitori sul futuro del ragazzo, Go rispose che il bambino sarebbe potuto diventare tranquillamente un sesto Dan, qualora avesse deciso di trasferirsi in Giappone per continuare i suoi studi. Quel giovane goista diventerà poi il noto Lin Hai Feng, uno dei migliori giocatori in Giappone dopo il ritiro di Go.
All’età di 47 anni, dopo aver dimostrato ancora una volta a tutti la sua grandezza in un ennesimo jubango vinto, Go fu investito da un motorino. I medici, sebbene il forte goista avesse riportato numerose fratture e danni al cervello, riuscirono a salvargli la vita ma Go non riuscì più a ritrovare la sua miglior forma. Nonostante tutto nel 1963 e nel 1964 riuscì ad ottenere 2 secondi posti in prestigiosi tornei. Il cerchio della sua carriera si chiuse con la sconfitta nel 1965 contro il suo allievo Lin Hai Feng, il quale aprì la strada a tutta una nuova generazione di goisti.
Strategia e tattica
Go Seigen, insieme a Kitani Minoru e Yasunaga Hajime, fu tra i pionieri dello Shin Fuseki (Nuovo Fuseki in italiano). Tutte le regole tradizionali vengono infrante e si punta su un gioco più incentrato sull’influenza. Si lasciano quindi gli angoli per pensare di più ai lati ed al centro. I goisti del tempo si divisero in due fazioni: quelli che vennero incuriositi da questa innovazione e quelli che la consideravano come un offesa per l’avversario. Nonostante questo Go Seigen e Kitani Minoru portarono grandi risultati in vari tornei ufficiali con queste nuove aperture.
Analizziamo quindi il fuseki di 2 partite molto famose di Go Seigen
La partita del Secolo:
Come già detto, l’apertura san-san, hoshi ed infine tengen fu una cosa mai vista, al punto che molti allievi di Shusai la ritennero offensiva. Questa apertura gioca molto sull’influenza soprattutto hoshi e tengen.
Shusai attacca il san-san e torna a chiudere classicamente l’angolo, Go Seigen continua la sua strategia prendendosi 2 punti grandi sui lati enfatizzando infine il centro giocando 10.
Shusai gioca solido per poter attaccare meglio, ma Go Seigen protegge subito e Shusai ne approfitta per ridurlo anche sull’altro lato. Anche 6 è una mossa inusuale, ma lavora perfettamente con la strategia del promettente cinese.
La partita dei 16 soldati:
Lo sfidante di questa partita era Kosugi Tei(Nero), che cercò di sorprendere Go Seigen con un apertura particolare, ma quest’ultimo rispose a tono creando una partita singolare.
Dopo il Tengen, Seigen occupa un punto fondamentale di influenza. Kosugi cerca l’influenza sui lati per poter usare il Tengen, ma ancora una volta Go Seigen occupa i punti vitali per l’influenza.
Nero torna sul territorio mentre Bianco continua a rafforzare la sua influenza per poter attaccare il centro.
Kosugi è costretto a rafforzarsi di nuovo e bianco ne approfitta per costruire ancora influenza, cercando di attaccare gli altri gruppi deboli dello sfidante.
Prova anche tu a uscire dagli schemi usando un fuseki innovativo!!
Come compitino per la prossima volta scoprite come mai l’ultima partita ha questo nome!
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