“…Dovevamo fare qualcosa. E qualcosa faremo”. Annuncia così su Facebook un gruppo di cittadini di San Marco, che alla notizia di rimozione dei basket dal parco di via di Piaggetta ha deciso subito di passare alla “controffensiva”, organizzando un appuntamento per domenica 8 giugno.
“Domenica dalle 18.00 alle 20.00 chiunque sia contrario alla chiusura del campetto in via di Piaggetta può venire per due ore di festa, musica e pallacanestro”, si legge nell’invito. “Noi porteremo i canestri, voi portate i palloni. Un pomeriggio pacifico e civile all’insegna della voglia di giocare a basket. Chiamatelo flash mob, chiamatela manifestazione. Per noi è “semplicemente” streetball”.
La notizia della rimozione dei canestri ha scontentato moltissime persone, soprattutto i giovani che in quel parco trovano risposte alle legittime richieste di socialità e sport all’aria aperta nel quartiere. Sono in molti a ricordare che il giardino è stato inaugurato poco più di un anno fa, e che in quell’occasione la stessa amministrazione aveva espresso la volontà di migliorare l’area e la fruibilità: “Non ci fermiamo qui, faremo ulteriori investimenti in questo spazio“, diceva il vicesindaco Paolo Ghezzi, “costruiremo un gazebo, altri giochi, un area di sgambatura cani, aumenteremo la sicurezza e il controllo e se se si dimostrasse necessario la recinteremo, ma saremmo contenti se le risorse che vi investiamo venissero difese e rispettate.”
Ad oggi le risorse per recintare l’area non ci sono, come ha detto ieri lo stesso Ghezzi, che oggi comunica la volontà di organizzare un incontro pubblico con i cittadini del quartiere, i rappresentanti del Ctp 4, i giocatori e le associazioni per trovare una soluzione.
“Il vicesindaco Paolo Ghezzi intende riaprire la discussione sull’uso del campo di basket di via di Piaggetta e cercare una soluzione trovando un giusto equilibrio tra le esigenze in campo”, si legge in una nota dell’amministrazione.
“In attesa di una soluzione economicamente sostenibile – si legge ancora – lo smantellamento del tabellone e dei canestri è stata l’unica soluzione adottabile in tempi brevi, dopo un lungo periodo in cui la situazione non ha registrato cambiamenti, nonostante un’intensificazione dei controlli”.
“Il provvedimento – ha dichiarato Ghezzi- ha almeno consentito di allargare l’interesse sul tema a molti soggetti che fino ad oggi erano rimasti un po’ al margine del percorso partecipativo e che potranno ora contribuire in maniera concreta per trovare soluzioni condivise e garanti di tutte le esigenze”.