“Operazione Falange avanti tutta”. È questa la perentoria risposta di ConfcommercioPisa, che lancia l’invito alle istituzioni cittadine, affinché gli interventi di sequestro del commercio abusivo ad opera di polizia municipale e forze dell’ordine proseguano con la stessa intensità delle ultime settimane.
A parlare è il direttore Federico Pieragnoli, che risponde all’appello della comunità senegalese e di Africa Insieme, lanciato lo scorso sabato a conclusione di una lunga settimana repressiva, chiudendo ogni ipotesi di dialogo: “Forse nemmeno nella più squinternata “Repubblica delle Banane” si ha la sfrontatezza e l’ingenuità di chiedere pubblicamente ai tutori dell’ordine di cessare di perseguire i reati. È davvero assurdo – scrive Confcommercio – questi signori chiedono a gran voce la difesa di una economia criminale spaventosa, che sfrutta la sofferenza di migliaia di persone e produce milioni di profitti in regime di concorrenza sleale, profitti che sfuggono al controllo di qualsiasi autorità. È come se i ladri chiedessero una tregua ai poliziotti e lo chiedessero in nome di una presunta pace sociale”.
Pieragnoli stigmatizza soprattutto il richiamo al “clima di violenza e intimidazione” sollevato nelle parole dei rappresentanti della comunità senegalese: “Consideriamo gravissimo il richiamo esplicito all’incolumità dei turisti e dei passanti se i controlli non dovessero cessare. Un avvertimento inaccettabile, da respingere risolutamente al mittente. Pensiamo al contrario che, proprio per garantire una maggiore tutela di turisti e cittadini oltre che per il rispetto doveroso della legge, i controlli per debellare l’abusivismo commerciale debbano proseguire ed essere ancora più efficaci. Non sono pochi i turisti che lasciano la nostra città e il nostro litorale a causa dello spettacolo indegno in cui versano alcune delle piazze più belle, letteralmente ostaggio di decine e decine di venditori abusivi”.
Confcommercio conclude esprimendo “sostegno convinto degli imprenditori al lavoro delle forze dell’ordine, affinché vadano risolutamente avanti nella direzione intrapresa. Forse qualcosa sta davvero cambiando, per questo è importantissimo non mollare proprio adesso”.