Livornese, ma parigino di adozione, Amedeo Modigliani arriva a Pisa in autunno. Una selezione di opere provenienti dal Centre Pompidou di Parigi, insieme a opere provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere saranno esposte a Palazzo Blu dal prossimo 3 ottobre.
Fino al 15 febbraio fra le sale della mostra insieme ai dipinti e alle sculture di Modì, le opere di artisti che gli furono vicini: Chaim Soutine, Pablo Picasso, Marc Chagall, Fernand Léger e tante figure popolari come Maurice Utrillo, Suzanne Valadon, André Derain o Raoul Dufy, Juan Gris e Gino Severinie e Constantin Brancusi, di cui insieme alle sculture saranno presentate una serie di sue fotografie.
Un percorso che mira a ricreare l’atmosfera culturale in cui maturò l’esperienza della pittura dell’epoca e la vicenda artistica di Modigliani, dal periodo della sua formazione a Livorno fino al suo trasferimento a Parigi nel 1906.
È nella Parigi della cultura avanguardista, dei fauves, tra amici quali Marc Chagall, Max Jacob, Georges Braque, Jean Cocteau che il dissoluto artista e tombeur de femmes, matura la sua poetica artistica, influenzato fortemente da Picasso, Toulouse-Lautrec e Cézanne.
La curatela scientifica della mostra è affidata a Jean Michel Bouhours, curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi.