100.000 euro all’anno, pari oltre 8.500 euro mensili per la Leopolda sono troppi. Così la casa delle associazioni di Piazza Guerrazzi è pronta a chiedere al Comune di rivedere l’affitto chiesto per l’uso degli spazi, troppo alto, dicono dalla Leopolda, a fronte di un contributo dell’amministrazione che solo parzialmente copre questa spesa.
La convenzione con la Leopolda risale al marzo del 2012 e prevede infatti che il canone di affitto venga in parte coperto dai contributi del Comune di Pisa, la cui cifra però varia di anno in anno. Se nel 2012 infatti la Leopolda riceveva 55.000 euro dal Comune “sia allo scopo di consentire lo sviluppo delle attività […] sia in ragione della tipologia del soggetto concessionario”, quest’anno il timore è che sia nettamente più basso – si parla di 45.000 euro, cifra che porterebbe così l’affitto dello spazio, nato per attività sociali e culturali, a oltre 50mila euro.
Se a questo si aggiungono le spese sostenute lo scorso anno per le sole tasse accessorie, il quadro non è affatto dei più rosei. Spiega infatti Stefano Alpini, presidente dell’associazione Casa della Città Leopolda: “Abbiamo dovuto sostenere spese importanti nel 2013, in particolare dovute alle conseguenze dell’entrata in vigore delle convenzioni per la gestione della Leopolda e della Bottega di filiera corta. Si parla di 69.418 euro di oneri aggiuntivi, solo parzialmente immobilizzati, e così suddivisi: 21mila di spese contrattuali, 4.500 euro di polizza fidejussoria, 25mila euro per il pagamento dei canoni concessori e 17mila euro per la tassa sui rifiuti urbani”.
Spicca in particolare la somma di 25mila euro a beneficio dell’Agenzia delle Entrate, una spesa che si è resa necessaria “per la sola registrazione della convenzione, e che viene calcolata sulla base dell’affitto e della durata della concessione, che nel nostro caso è di 7 anni”. E se è vero che alcune delle uscite più importanti del 2013 non sono replicate per i prossimi anni, è altrettanto vero che l’affitto è stato calcolato sui prezzi di mercato, con un’agevolazione soltanto del 25%. Lo stesso dicasi per la Bottega di filiera corta, nata grazie ad un finanziamento regionale, il cui costo per l’affitto però è di 18.000 euro annui.
Le principali fonti di finanziamento nel 2013 per la Leopolda sono rappresentate da 4 voci di entrata: le quote di utilizzo degli spazi e i servizi connessi, i ricavi degli eventi promossi direttamente, i finanziamenti ottenuti dalla presentazione dei progetti nei campi della cultura e del sociale, e i proventi derivanti dall’apertura della bottega. Ma rispetto al 2012, l’anno passato ha visto lievitare i costi fissi di gestione di quasi 40mila euro, dovuto appunto all’aumento del canone concessorio e delle utenze, Tarsu compresa. Un aumento che ha portato la Leopolda a chiudere il bilancio 2013 con una piccola perdita di circa 2000 euro.
68 le associazioni aderenti nel 2013, un numero importante che però non incide sul canone di affitto, anche se si tratta di un immobile pubblico destinato ad attività sociali “a cui viene attribuita rilevanza pubblica”, come affermava la giunta in occasione della firma per la convenzione, e non quindi, a creare profitti.
“Aver alzato l’asticella dell’affitto ha fatto lievitare una serie di costi collaterali”, dice ancora Alpini, “per questo chiediamo un ripensamento sugli affitti per gli spazi comunali ad uso sociale, anche in considerazione del fatto che le nostre associazioni utilizzano gli spazi in modo gratuito e che complessivamente gli spazi vengono dati gratuitamente in oltre il 50% dei casi. Le attività più prettamente commerciali sono solo una piccola parte delle attività svolte – aggiunge – ma costi così impegnativi ci costringono ad accettare più eventi di questo tipo, cosa che vorremmo evitare”.
Il prossimo mercoledì 11 giugno le associazioni si riuniranno in assemblea; in quell’occasione verrà discusso un documento che, se approvato, verrà indirizzato all’attenzione del Comune con la richiesta di trovare una soluzione.
Due lustri or sono doveva essere la casa della società civile pisana e delle associazioni. Si fanno più eventi sulla rotatoria per l’Aurelia…