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Pronto Soccorso, i sindacati: “A Pisa meno personale della media regionale”

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Fronte pressoché unito quello dei sindacati dell’area medica e del comparto dell’Aoup, che tornano nuovamente sulla situazione del Pronto Soccorso di Pisa.

ANAAO Assomed, AAROI CIMO, FP CGIL, FP CGIL Medici, UIL FPL, e UIL FPL Federazione Medici
scrivono una nota congiunta che pubblichiamo di seguito.

Le scriventi organizzazioni sindacali vogliono rassicurare i cittadini: sta a cuore a tutti la “soddisfazione degli utenti del P.S.” così come definita dall’indagine del Laboratorio del S. Anna.

Gli utenti devono però sapere che se per noi è importante che il paziente si senta trattato bene, è ancora più importante, anzi fondamentale, che l’Ospedale sia in grado di fornire tutte le prestazioni che consentono di formulare una diagnosi ed applicare una terapia adeguata che porti alla guarigione del paziente; la nostra vera soddisfazione è poter dimettere il paziente guarito o almeno in condizioni migliorate rispetto all’arrivo in Pronto Soccorso.

È noto a tutti che nelle indagini statistiche e nei sondaggi le risposte degli intervistati dipendono dalle domande che vengono poste dall’intervistatore. Non contestiamo l’opportunità di indagare sul grado di soddisfazione dei pazienti, anche se ci sembra prevalente l’aspetto “politico” in tali iniziative. Sarebbe però opportuno, anzi assolutamente necessario, dare la precedenza ad indagini che valutino i risultati sulla salute del paziente.

Su quest’ultimo aspetto tutti gli operatori del nostro P.S e dei reparti e servizi collegati garantiscono da sempre risultati di eccellenza, nonostante le condizioni di disagio in cui si trovano quotidianamente a lavorare.

Le Organizzazioni Sindacali delle professioni mediche e del comparto dell’AOUP hanno ripetutamente segnalato alla direzione aziendale le criticità del Pronto Soccorso, avanzando proposte per superarle che sono rimaste lettera morta. Anche le dettagliate informazioni che abbiamo fornito al sindaco di Pisa sulla situazione generale dell’Ospedale non hanno trovato riscontro.

Tuttavia se si ha la pazienza e la volontà di leggere tutta la relazione del S. Anna si trovano tutti i dati necessari per comprendere le ragioni del disagio dei pazienti e degli operatori del nostro DEA:

– il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana è al penultimo posto per
numero di medici in tutta la regione; Careggi ha il 50% di medici in più rispetto a Pisa, Siena il
40% in più.
– Il P.S. di Careggi ha il 55% in più di infermieri e il 130% in più di OSS rispetto a Pisa.
– A Siena opera il 97% di infermieri e il 305% (trecentocinque!) in più di OSS rispetto a Pisa.

Come se non bastasse nel 2013 al nostro P.S. c’è stata una diminuzione relativa di circa il 15% di infermieri professionali e di OSS in relazione al numero di pazienti e rispetto all’anno precedente.
Il numero di tutte le figure professionali operanti al P.S. di Pisa è inoltre nettamente al di sotto della media regionale.

L’unico elemento che ha consentito, fino ad oggi, di evitare l’implosione del sistema è stata la professionalità ed il costante impegno di tutto il personale, senza distinzione di ruoli. È evidente che questo non basta più e che è il sistema da rivedere, in primo luogo con il reale adeguamento degli organici, ma non solo. Ci chiediamo dov’è finito quel “territorio” (ex società della salute, case della salute, associazioni di medici di famiglia) che avrebbe dovuto fare da filtro per evitare il super affollamento dei P.S..

Se verranno attuate le decisioni regionali (del.1235/12) con parziale sostituzione dei medici e degli infermieri del 118 con volontari, aumenterà il numero dei codici rossi al P.S..

È necessario rivedere la dissennata politica già in fase di attuazione di taglio dei posti letto. La difficoltà a reperire posti letto di degenza determina lunghe ore di attesa in barella anche per i pazienti per i quali il P.S. ha completato l’iter diagnostico; la preannunciata riduzione a 950 dei letti ospedalieri dell’AOUP porterà al collasso il P.S..

In una fase storica della sanità pubblica che vede una riduzione delle risorse disponibili, la scelta delle priorità deve essere trasparente e condivisa. Deve essere garantita senza tentennamenti la funzionalità del Pronto Soccorso e delle attività a sostegno dell’urgenza portando rapidamente a livelli di decenza gli organici di medici, infermieri ed OSS.

Chiediamo alla Regione ed alla direzione aziendale di riacquisire la dignità del proprio ruolo di programmazione e gestione delle risorse senza delegarlo ad improbabili e ristrettissime commissioni dove docenti ed ex docenti, in rappresentanza del rettore e della facoltà di medicina, impongono i criteri di organizzazione dell’azienda senza assumersi responsabilità sia in merito ai risultati assistenziali che all’impiego del denaro che esce dalle tasche dei cittadini che pagano le tasse.

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Pubblicato il: 2 luglio 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica, Sociale

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