Che differenza c’è fra il bagno di un museo e quello di un traghetto? E fra un bagno per uomini in piazza e uno in un ristorante di Betlemme? Perché fotografare bagni ovunque? La risposta è doppiavuci.blogspot.com.
Abbiamo chiacchierato con Sburk, una delle animatrici, in chat.
Come vi è venuto in mente di dedicare un blog fotografico ai wc?
Allora, l’idea era venuta a me, però appena ho messo il blog in linea Michele, e mi sembra anche Tsaramaso Mena, mi hanno subito detto che la fissa delle foto ai wc ce l’avevano anche loro e che avevano già un sacco di foto. A me i gabinetti, soprattutto quelli privati, piacciono da sempre, quando ero piccola chiedevo sempre di andarci per vedere come erano.
Quindi continui anche da grande a chiedere di vedere i bagni degli altri?
Sì, poi al bagno uno tende comunque a doverci andare per un motivo o per un altro… Diciamo che capita di farlo anche per non fotografarlo.
Quando è iniziata l’avventura di doppiavuci?
Nel novembre 2010.
Se volessimo fare una sorta di classifica dei bagni cosa ti verrebbe in mente?
Mi viene in mente che col fatto che c’è Michele, un maschio che posta, vedo i bagni maschili. Che quando ci sono gli orinatoi sono molto diversi dai nostri. Questo wc qui lo trovo veramente assurdo, è solo per gli uomini, però… certo sempre meglio di farla al muro.
Meraviglioso, certo non garantisce molta privacy!
No infatti
Un bagno in cui non entreresti mai?
Penso che l’unico wc dove non andrei sarebbe uno veramente sudicissimo.
Quanti siete a gestire il blog?
Che davvero postiamo siamo in tre, anche se io ultimamente sono stata molto latitante; poi in realtà ci sarebbero altri due ma non postano mai mai.
Più uomini o più donne?
Io, Tsaramaso Mena, e Michele, quindi più donne.
Però ogni tanto anche gli amici mi mandano delle foto.
E se qualcuno non è vostro amico ma ha la passione di fotografare bagni può mandarvi una foto?
Sì può. Uno sconosciuto mi ha scritto che voleva contribuire, io gli risposi di sì, ma poi non si è più fatto vivo.
E questo è davvero un bagno pubblico?
Ah sì, Londra, i gabinetti di Trafalgar Square.
Sembrano quasi i gabinetti di un museo.
Effettivamente sopra quei gabinetti c’è un museo ma non credo fossero proprio del museo.
Quando trovo scritte come questa mi chiedo sempre chi e che tipo di oggetti butta nei wc.
E quindi, nella lunga vostra frequentazione di gabinetti avete mai trovato oggetti in un wc?
Non mi sembra; comunque anche le scritte sono un’altra cosa interessante dei bagni.
E poi col fatto che soprattutto Michele e Tsaramaso Mena viaggiano, è interessante vedere i wc anche all’estero.
A proposito di bagni stranieri, a me piace molto questo. Sono soprattutto le piastrelle a colpirmi.
Ah, e anche questo qui di un ristorante sempre a Londra era notevole, tutto piastrellato, e dai gabinetti c’era una porta da cui potevi entrare direttamente nella sala del cinema accanto.
Questo altro bagno londinese anche non era male, c’aveva questi stranissimi lavandini
Scritte strane: ti ricordi qualcosa?
Questa è una bella scritta, la foto me la mandò Spirita.
Fantastica.
Come scritta nei cessi, questa non è male.
Questo bagno l’ho frequentato anche io, e ci vado sempre molto volentieri. Ma tutte le volte mi chiedo “se fosse il mio e avessi la febbre non mi provocherebbe vertigini?” A te ha fatto questa impressione?
Credo di sì, un po’ tutto bianco e nero, ormai è tanto che lo frequento e c’ho fatto l’abitudine ma credo che anche a me all’inizio abbia fatto quell’impressione.
Fra tutti i bagni di doppiavuci ce n’è uno che preferisci, o uno che non hai fotografato tu ma che avresti tanto voluto vedere?
Come dicevo certi bagni degli uomini, quello con gli orinatoi, proprio perché non li vedo mai mi incuriosiscono; li trovo molto simmetrici.
Poi la cosa che uno cerca di fare è di fare anche una foto che sia interessante e non sempre ci si riesce.
Per esempio Michele da un po’ include sempre un autoscatto.
Anche tu compari in qualche autoscatto…
Tsaramaso Mena per un periodo, anche se ora non lo fa più, inseriva nella foto qualche suo oggetto personale.
E tu, hai un segno distintivo?
Ma che, poi col fatto che ultimamente non mi ci sono più dedicata… Inserirci un oggetto personale secondo me è una buona idea, personalizza la foto, e qualche volta l’ho fatto.
Tipo, che oggetti usavi?
Tipo la borsa che appoggi sempre da qualche parte quando sei in un bagno pubblico; in una c’è Fegato, il romanzo di Ico Gattai, eravamo a Torino per presentarlo.
In certe foto c’è il beauty, se sei in albergo.
A un certo punto ora mi viene in mente l’avevo trovato un tratto distintivo, facevo 3 foto al bagno che però fossero abbastanza contigue e le incorniciavo.
Tsaramaso Mena personalizzava molto a un certo punto, non la semplice borsa, mi piaceva.
Un’altra cosa magari è che ogni tanto si cerca di inserire anche wc che appaiono nei film.
O almeno io lo vorrei fare
Un esempio di un wc da film?
Ce ne saranno tre nel blog, purtroppo non sono molto presente: ce n’è una del Dr House (che non è un film), e L’amico di famiglia,
c’è un libro,
dé, poi c’è Psycho.
Giustamente!
Un velato avvertimento che in un bagno può succedere di tutto…