Intanto a Pisa la maggioranza in consiglio comunale si spacca su una mozione che chiedeva lo stralcio dalla variante della parte relativa al Parco della Piana.
Si decide oggi il futuro del Parco Agricolo della Piana e quindi anche quello dell’aeroporto Vespucci di Firenze, al quale è strettamente connesso quello dello scalo pisano, con il voto in consiglio regionale alla variante del PIT.
Non dovrebbero esserci sorprese sulla lunghezza della pista fiorentina, che come più volte affermato dal presidente della toscana Enrico Rossi, sarà prevista nel PIT di 2000 metri. Altro discorso sarà poi vedere quali saranno le prossime mosse “dall’alto”, dato che il presidente di ENAC Vito Riggio e il vice Ministro ai Trasporti Riccardo Nencini hanno da tempo “decretato” che la soluzione per Firenze è una pista da 2400 metri: una soluzione che preoccupa non poco Pisa, per il rischio di una concorrenza con lo scalo fiorentino che penalizzare il Galilei.
Ma neppure la soluzione da 2000 metri è immune da preoccupazioni e da critiche. Se il rifacimento della pista di Peretola da tempo trova l’opposizione nei comuni afferenti delle anime più sensibili all’impatto ambientale che questa avrebbe sul parco della piana, anche da Pisa si sono levate voci contro la sua realizzazione. Tanto che lo scorso giovedì in consiglio comunale la maggioranza ha rischiato di spaccarsi, e quel fronte che in questo mesi è stato unito al di là delle divisioni politiche contro la cessione della maggioranza a Eurnekian, si è rotto.
A segnare la spaccatura la mozione presentata da Una città in comune – Prc con cui si chiedeva al Consiglio regionale lo stralcio dalla variante del PIT della parte relativa alla “qualificazione dell’aeroporto di Firenze, confermando invece le previsioni relative alla realizzazione del Parco Agricolo della Piana Fiorentina”, e con cui il consiglio comunale avrebbe espresso “un giudizio negativo in merito alla prevista realizzazione di una nuova pista da 2.000 metri a Peretola, ancor più deciso nel caso della realizzazione di una pista da 2400 metri”.
Un voto che ha registrato un 13 a 13, con il consenso di tutte le opposizioni, dei consiglieri di maggioranza di Sel e del consigliere Stefano Landucci del Pd. Contrari tutti altri consiglieri del Partito Democratico.
“La nostra contrarietà alla pista da 2000 metri – scrivono Marco Ricci e Ciccio Auletta di Una città in comune – Prc – una grande opera che distruggerà il territorio e che sarà realizzata con soldi pubblici a vantaggio di un’azienda privata, ottiene un importante risultato che peserà nel proseguimento del dibattito in consiglio comunale e tra le forze politiche rispetto alle battaglie che si portano avanti”.
A Prato invece ad essere approvato all’unanimità dal consiglio comunale un ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare del Partito Democratico, che mette nero su bianco la contrarietà alla pista parallela, cui si chiede al sindaco e alla Giunta di contrastarne la realizzazione.
Oggi pomeriggio intanto davanti al palazzo del Consiglio Regionale si terrà un presidio, alle 16.30, per dire no all’ampliamento della pista di Peretola. Una manifestazione indetta dal Coordinamento dei Comitati della Piana, già contrari a una pista che oltre ad essere “dannosa per l’ambiente e la salute della cittadinanza” si prospetta essere realizzata con “una spesa pubblica per garantire l’interesse di un privato”.