In attesa della fine dei lavori e della gara per individuare il soggetto che gestirà l’intero percorso, ad assicurare “la valorizzazione e fruizione pubblica delle mura di Pisa” sarà l’AMUR, l’associazione per le mura di Pisa.
Con una convenzione approvata martedì dalla Giunta, e che a breve dovrà essere firmata, l’AMUR renderà fruibile il tratto già concluso compreso fra la Piazza Manin, la Torre di Santa Maria e il Camposanto monumentale.
Ad annunciare la prossima firma della convenzione il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi venerdì sera durante “Le mura e la luna”, la cena conviviale ospitata nel giardino del ristorante “Il Turista” e organizzata dall’associazione AMUR. Che ha consegnato simbolicamente il testo della convenzione a Renato Luperini, presidente dell’associazione nata nel febbraio 2013 allo scopo di tutelare e far conoscere la cinta muraria.
Al momento della firma della convenzione, ha annunciato Filippeschi, si potrebbero anche conoscere i tempi per la conclusione dei restauri e dunque anche le scadenze entro cui la gestione andrà a gara. Ultima data disponibile giugno del 2015: per allora gli interventi dovranno essere completati per non perdere i finanziamenti PIUSS.
La convenzione fra Comune di Pisa e AMUR scadrà a fine anno, ma con possibilità di proroga sino al 30 giugno 2015. Con questa l’amministrazione comunale affida ad Amur la “pulizia e la piccola manutenzione dell’ingresso alla Torre di Santa Maria e alle scale di accesso e del camminamento attualmente visitabile e la predisposizione di materiale informativo telematico da collocare lungo il percorso accessibile” ma anche “l’organizzazione, previa prenotazione, di visite gratuite da parte di gruppi di cittadini, turisti e scuole” e quella “di aperture periodiche, anche legate a eventi quali manifestazioni storiche, concordate con l’amministrazione comunale”. Attività che l’associazione svolgerà senza ricevere alcun compenso e a titolo gratuito.
“È inteso, ed esplicitato anche nella delibera approvata – ha chiarito il Sindaco – che qualora pervenissero altre richieste da parte di altre associazioni disponibili a sottoscrivere un ulteriore convenzione di contenuto analogo, queste possano affiancarsi all’impegno dell’Associazione Amur”.
Nel corso della serata è intervenuto anche l’assessore Andrea Serfogli per fare un punto sullo stato dell’arte dei lavori alla chiesa della Spina: l’importo dei lavori del restauro del tetto ammonta a 200 mila euro, finanziati con la variazione di bilancio di giugno.
“Nel mese di agosto – ha annunciato Serfogli – saranno allestiti i ponteggi che permetteranno di osservare da vicino il tetto e, oltre ad effettuare gli interventi di riparazione più urgenti, anche di delineare il progetto di recupero vero e proprio che, contiamo di concludere, entro la prossima primavera. Dopodiché ci dedicheremo alla pulizia dei paramenti murari e al restauro del cassettonato ligneo del soffitto”.
Bravissimi! Anni di lavori e un sacco di soldi spesi per poi aprire il tratto che già esisteva e che è anche l’unico che vale la pena di vedere.
Dopo mesi di dibattito in città sul volontariato per i beni culturali, ecco una convenzione che oltre a concedere la gestione delle mura da Porta Nuova a Porta del Leone parla di “pulizia e piccola manutenzione”, “organizzazione, previa prenotazione, di visite gratuite da parte di gruppi di cittadini, turisti e scuole” e “aperture periodiche, anche legate a eventi quali manifestazioni storiche, concordate con l’amministrazione comunale”. Naturalmente attraverso il volontariato, cioè il lavoro non retribuito. E i professionisti del settore: storici dell’arte e archeologi, restauratori e guide turistiche? Devono iscriversi all’associazione Amur, come prima dovevano fare con gli Amici dei Musei, per riuscire a lavorare (a gratis)?
Cara Associazione culturale Artiglio. a quel che mi risulta i soci di Amur si limiteranno ad assicurare l’apertura del tratto usufruibile delle Mura, non faranno la guida turistica e , a maggior ragione, non svolgeranno la funzione di restauratori. Magari spazzeranno, questo sì, ma stando chiuso questo tratto non avrebbe portato lavoro nemmeno a un operatore ecologico.
La convenzione durerà solo pochi mesi e poi subentrerà chi vincerà il bando per la gestione complessiva, presumibilmente un soggetto economico. Nel frattempo, a cura di maltrattati , almeno da voi, volontari, i cittadini e i turisti che vorranno visitare il tratto di Mura percorribile lo potranno fare gratuitamente. Tanta vis polemica sarebbe degna di migliore causa.
Per la redazione
AMUR sta per Associazione per le Mura di Pisa, così è stata registrata, niente amici.
Grazie
grazie!
Alla signora Paola andrebbe forse ricordato che pulire un tratto di mura medievali non è come passare il cencio sul pavimento di casa. O forse per alcuni sì, e allora si spiega il senso dell’operazione AMUR.