L’intervento di Sandro Gallo, consigliere comunale del PD, sulla necessità di riportare l’attenzione sui quartieri periferici e pianificare interventi e investimenti.
Negli ultimi dieci anni le amministrazioni che si sono succedute hanno fatto la scelta di mettere in campo strumenti e risorse per rilanciare e rafforzare Pisa come città della cultura, dell’arte, della storia, recuperando una vocazione turistica fondamentale.
La destinazione di ingenti investimenti per il recupero, la riqualificazione ed il rilancio del centro storico è stata una scelta giusta ed economicamente strategica, in tempi di crisi, che ha avuto risultati molto positivi.
Con i progetti PIUSS, in corso di completamento, il centro storico ha assunto un volto nuovo, europeo di grande qualità con importanti risultati di crescita della presenza turistica. Ma questa scelta ha portato con sè un sacrificio: alcune parti della città, ovvero i quartieri periferici, non hanno potuto godere dello stesso grado di attenzione e investimenti. Un sacrificio che ha significato un peggioramento della qualità urbana, della socialità, della vivibilità, della sicurezza in quelle zone lontane dai riflettori turistici e che vanno risanate al più presto.
Vanno risanate, a mio avviso, impegnando le prossime scelte di spesa e di bilancio, ad un piano organico e generale di riqualificazione dei quartieri che poggi su azioni amministrative concrete con risposte efficaci e puntuali alle problematiche della vita quotidiana (degrado urbano, cura e realizzazione di luoghi di aggregazione, attenzione al decentramento di servizi, infrastrutture, viabilità, ambiente, rifiuti, sicurezza) partendo da quei punti chiaramente scritti nel programma di mandato e dettagliati per ogni CTP.
Tra questi ci sono le annose lottizzazioni non concluse causa di gravi e quotidiani disagi per i cittadini. Il piano necessiterà di risorse nuove e sufficienti.
In merito, anzitutto il Consiglio Comunale ha già impegnato la Giunta a prestare particolare attenzione alla cura e riqualificazione dei quartieri periferici con i proventi della rimodulazione dell’addizionale irpef.
Poi credo che quanto dichiarato dal Presidente della regione Rossi, circa l’impegno ad investire su Pisa tutti i proventi ricavati dalla vendita delle azioni Sat, vada preso in seria considerazione finalizzando quelle risorse, o parte di esse, verso un “PIUSS delle periferie”, cioè un progetto complessivo volto alla riqualificazione, coesione e rigenerazione urbana e sociale dei quartieri periferici.Una città è fatta di quartieri e non di fredde periferie, spesso sinonimo di degrado, quando ogni quartiere si sente parte integrante di essa in ogni sua vitalità.
C’è ancora tantissimo da fare nel centro storico, le periferie non sono messe così male
Tutte le iniziative di intrattenimento, divertimento o a contenuto più o meno culturale vengono fatte sempre e solo nel centro storico dove continua a imperare degrado sporxizia e insicurezza. Speriamo che x le periferie si pensi a qualcosa di diverso altrimenti si degradano anche quelle. Forse occorre un ripensamemto generale x tutta la città
Il centro è uno spazio condiviso e utilizzato da tutti che nasce per attrarre tutti i cittadini, è normale che riceva più investimenti.
Le periferie di Pisa sono così vicine al centro che fa un pò strano chiamarle così. Le vere periferie di Pisa appartengono ad altri comuni e sono villette e appartamenti per la classe medio-alta costruiti con una pessima pianificazione.