Hanno incontrato l’assessore Dario Danti questa mattina alcuni dei rappresentanti del Comitato Riprendiamoci Gagno. Dopo il rientro nel casottino, dove il 16 agosto sono stati apposti i sigilli, “ci sembrava urgente – spiegano – discutere del dissequestro”.
Due gli elementi emersi dall’incontro. Il primo la “rinuncia” da parte di Fare spazio a giovani e di Arcadia, le associazioni vincitrici del bando, alla struttura: i due soggetti, spiega l’assessore Danti, non hanno portato a termine l’iter burocratico per sancire l’assegnazione definitiva.
L’altro è la disponibilità dell’Assessore di farsi portavoce presso il Sindaco e la Giunta della richiesta di rimozione dei sigilli: “Un’eventualità – spiega l’assessore alla cultura e alla partecipazione Dario Danti – che dovrà essere discussa insieme agli organi preposti, mi auguro entro la prossima settimana”.
Il passo indietro di Fare spazio ai giovani e Arcadia, dicono dal comitato di quartiere “ha aperto nuovi fronti di dialogo e lo stesso assessore auspica che si possa aprire una trattativa anche con il Ctp 6”.
Un confronto che per Danti è imprescindibile, dato che il casottino è stato costruito alla conclusione di un percorso di bilancio partecipativo e rientra negli spazi assegnati dal Comune ai Consigli territoriali di partecipazione affinché siano resi disponibili alla cifra di un euro all’ora.
Per il comitato Riprendiamoci Gagno l’incontro di stamani ha aperto la possibilità di non essere “più utilizzatori dello spazio al costo di un euro l’ora” ma, attraverso la costituzione in associazione, di poter beneficiare dello spazio “a titolo gratuito con la presa in carico delle manutenzioni e delle utenze”. Una possibilità, quella di “pagare una spesa esigua per non cadere nel danno erariale”, a cui il comitato dà la sua disponibilità, sottolineando che “lo spazio rimarrebbe aperto a qualsiasi associazione ne faccia richiesta, che si confronti con noi del comitato e che abbia intenzione di svolgere attività sociali a titolo gratuito”.
Ma questa strada nella realtà potrebbe essere di non facile percorribilità. Se l’assessore Danti non pare propenso all’indizione di un nuovo bando, e sottolinea che ogni decisione dovrà passare attraverso il dialogo e il confronto con il CTP 6, difficile sembra la strada dell’assegnazione diretta: “Il regolamento comunale – ricorda – prevede che per le assegnazioni non temporanee sia fatto un bando di evidenza pubblica. L’unica strada in grado di garantire tutele giuridiche e formali in questo caso sembra quella della concessione a un euro l’ora”.
Ad avere una parola importante sul futuro del casottino sarà comunque il CTP 6 e, chissà che quest’organo non possa trovare soluzioni che riescano a mettere insieme esigenze giuridico-formali e sociali.
Il comitato Riprendiamoci Gagno, “nonostante le promesse dell’assessore”, rilancia l’appuntamento dell’11 settembre, quando i comitati di quartiere si mobiliteranno in presidio al consiglio comunale, “per ribadire con forza l’importanza di aprire ‘uno spazio sociale in ogni quartiere'”.
E ci tiene a sottolineare: “Le istituzioni che fino ad ora ci hanno ostacolato sequestrando il casottino a ferragosto, adesso sembra che siano disposte a dialogare con noi. Questo fatto avviene non perché gli assessori sono buoni con noi, ma perché ci stiamo mettendo di traverso e cominciamo a strappare piccoli risultati”.