Un accordo per portare i turisti che visitano il Museo di Storia Naturale a Calci e viceversa. A stipularlo il sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti e il direttore del Museo universitario di Storia Naturale Roberto Barbuti, e con loro anche i i ristoratori del paese della Valgraziosa.
Due le misure previste. Tutti coloro che soggiorneranno nelle strutture turistiche ricettive calcesane beneficeranno di uno sconto di 2 euro sul biglietto ordinario di ingresso al Museo di Storia Naturale che trova posto nel complesso della Certosa. E di un euro sul biglietto integrato, che consente anche l’ingresso alle mostre temporanee.
Inoltre, coloro che visiteranno il Museo presentando il biglietto di ingresso, riceveranno uno sconto del 15% su un pranzo, o una cena, da consumare in una delle attività di ristorazione di Calci.
Due opportunità, senza scadenza (e quindi “spendibili” anche in giorni diversi dalla vista), non necessariamente collegate, di cui quindi potranno usufruire anche pisani o calcesani, tutti coloro insomma che decideranno di trascorrere qualche ora al Museo di Storia Naturale.
L’accordo sarà formalmente siglato nei prossimi giorni, ma di fatto è già attivo: i volantini informativi sono già stati disseminati sul territorio, in modo da diffondere l’iniziativa e pubblicizzare al contempo il Museo e le sue attività.
Per lo stesso motivo sui siti online delle attività economiche di Calci sarà riportata informazione degli sconti e un link al sito del Museo. Su questo e sulla pagina Facebook saranno a loro volta presenti informazioni sui luoghi in cui usufruire degli sconti e sui pernottamenti.
Se il Museo di Storia Naturale, in quanto struttura universitaria, ha un bilancio autonomo e quindi il suo direttore ha potuto dire sì a questo accordo, diversa la situazione per il Museo Monumentale della Certosa che dipende in tutto e per tutto dal Ministero dei Beni Culturali.
Ma non è da escludere che l’iniziativa possa di riflesso giovare anche alla Certosa.
Quello che è certo che i numeri del Museo di Storia Naturali sono importanti: nel solo giorno di Pasquetta i visitatori sono stati 1.700, 36.500 quelli dall’inizio dell’anno fino alla fine di luglio. “Ancora – spiega il direttore del Museo, Barbuti – non abbiamo i numeri dei visitatori di luglio e agosto, ma sappiamo già che gli incassi sono triplicati rispetto al 2013”. Le previsioni sono rosee dunque per un bilancio complessivo del 2014, in cui il Museo di Storia Naturale potrebbe raggiungere quota 40 mila visitatori (diventando il terzo complesso più visitato della provincia dopo piazza dei Miracoli e il Museo etrusco di Volterra), superando il record del 2011 quando i visitatori si attestarono a 50 mila. Un numero, che sommato ai circa 30 mila visitatori del Museo della Certosa, porta l’intero Complesso a circa 70 mila visitatori.
Nell’impennata delle visite al Museo di Storia naturale hanno giocato un ruolo importante le due mostre temporanee ospitate nei mesi passati. Un’esperienza che verrà replicata con due mostre che apriranno fra novembre e dicembre, una dedicata ai Vulcani proveniente dalla Gran Bretagna, l’altra da Livorno dedicata agli squali.
Per il 2015 sono già in calendario altri due appuntamenti a partire da marzo: un’esposizione dedicata ai predatori del microcosmo, e una sui grandi felini, che vedrà l’esposizione di 50 esemplari tassidermizzati.
Esposizioni che dovrebbero richiamare al Museo anche coloro che lo hanno già visitato in passato, contribuendo a far crescere i visitatori, e in questo modo dare respiro all’economia pisana.
Sempre in un’ottica di rilancio e valorizzazione della struttura, io sogno l’esibizione del Libero Coro Bonamici – e non solo – alla Certosa! (concerto sfumato a giugno)