Si terrà il prossimo 25 ottobre a Pisa la quattordicesima edizione del Linux Day. Un evento dedicato non solo agli sviluppatori ma anche agli utilizzatori del software libero, una comunità che ogni anno accoglie nuovi curiosi e che fa del metodo collaborativo una costante e il punto di forza del proprio lavoro. Nei giorni scorsi è stata aperta la call for paper, alla quale sono invitati a partecipare tutti coloro che hanno idee da sviluppare o temi da approfondire. Ne abbiamo parlato con Alessandra Santi, del Linux User Group pisano.
Alessandra, cosa si fa esattamente al Linux Day?
Help Desk, Install Party, Tavole Rotonde e attività varie all’insegna del Software Libero e di GNU/Linux. Detto in altre parole, si fa attività seminariale divisa per argomenti e la mattina con tutta probabilità sarà dedicata all’open hardware, con particolare attenzione ad Arduino. Si porta avanti un progetto in modo collettivo, in modo che tutti lo possano utilizzare e migliorare.
Dove si tiene?
Al 99% sarà a Mixart in via Bovio, ma se cambiamo luogo lo segnaleremo!
Chi può partecipare?
Tutti. Basta avere un po’ di passione per questi strumenti. Gli incontri sono aperti ma è chiaro che alcuni sono dedicati ai più esperti.
C’è un tema dell’edizione?
Quest’anno il tema è la libertà digitale. Un tema molto ampio che ci sta a cuore e che può essere declinato in molti modi: si va dalla sicurezza informatica alla protezione, sia sul piano sistemistico per gli esperti sia per gli utenti normali che si vogliono difendere. Non per forza la discussione resta ancorata strettamente a questo tema: cerchiamo di spaziare anche in base alle richieste e alle proposte che emergono.
Si sono aperte le call for paper. Cosa chiedete?
Le call sono la modalità operativa che ci siamo dati per accogliere le proposte degli operatori. Le raccogliamo, le dividiamo per tracce unendo gli argomenti per complessità o vicinanza. La scelta dei contenuti per gli interventi è libera purché attinente allo spirito e alle finalità della manifestazione.
Il Linux day ha una finalità solo tecnica o anche “politica”?
È un evento principalmente divulgativo, ma dipende, nessuno può imporre una direzione. È una giornata dedicata al software libero e si trattano questi argomenti con tutorial, presentazioni, esperimenti, e lo si fa per lo più per diffondere conoscenze. In questo cerchiamo anche patrocini e collaborazioni con gli enti: crediamo infatti che se riuscissimo ad ampliare la presenza del software libero anche nelle pubbliche amministrazioni ci sarebbero risparmi notevoli per tutti. Le scuole ad esempio: comprare nuove macchine costa, mentre con investimenti più piccoli si possono recuperare vecchie macchine installando sistemi operativi open, con più sicurezza ed efficienza.
