Una cinquantina di persone ha partecipato al presidio indetto per oggi, venerdì 12 settembre, davanti al CNR di Pisa contro la sperimentazione sugli animali.
Il presidio è stato convocato da una serie di realtà animaliste, ed ha segnato l’inizio della “Decima edizione dell’incontro di liberazione animale”, un raduno nazionale che si tiene in questi giorni a Donoratico. Di fronte ai cancelli del CNR era presente una camionetta della polizia e una decina di agenti; la manifestazione si è svolta senza momenti di tensione.
“La città di Pisa non ha niente da invidiare ai grandi poli nazionali della ricerca dove vengono effettuati esperimenti su animali tanto da meritarsi in passato l’appellativo di capitale italiana della vivisezione”, si legge nel volantino distribuito per l’occasione.
“Nei numerosi istituti di ricerca gli animali vengono rinchiusi per essere sottoposti ad ogni tipo di esperimento: dalla chirurgia, farmaci, ingegneria genetica per citare solo alcune delle pratiche più diffuse. Se i centri di ricerca sono distribuiti in gran numero tra Pisa e la provincia, l’attenzione maggiore non può che andare agli oltre 14 istituti scientifici che nell’area C.N.R. hanno trovato sede”.
Da parte del CNR non sono giunte repliche di alcun tipo all’evento.
Si chiama sperimentazione animale non vivisezione ed è necessaria per il progresso medico e viene eseguita secondo norme che limitano il più possibile la sofferenza dell’animale
Presumo che queste persone rifiutino qualsiasi cura e medicina, che lascino fare chi si vuole curare
allora la sofferenza e il dolore c’è se la “limitano il più possibile”!
e quindi?
C’è sofferenza e dolore anche per un trapianto di cuore ma nessuno lo ritiene inutile.
La vivisezione ha una significato ben preciso e non è quello che certi gruppi di animalisti estremisti propongono.
Loro sono contrari alla sperimentazione animale, che è quella che ci permette di curare malattie e vivere più a lungo (e ovviamente ha portato benefici anche in campi veterinario)