Sensibilizzare i cittadini sull’impatto dei trasporti sulla qualità dell’aria e incoraggiarli ad usare mezzi alternativi all’auto privata. Questo l’obiettivo della Settimana europea della mobilità, organizzata a Pisa dalla FIAB (Federazione italiana amici della bicicletta) in collaborazione con l’amministrazione comunale e l‘Università. Dal 16 al 21 settembre diversi gli eventi in programma: stand informativi, i video della cinebicicletta dell’Acquario della Memoria, rilevamento dei ciclisti in città nella giornata europea Bike to work e gita finale sulle ciclovie cittadine. Spazio anche al cinema, con la proiezione della versione restaurata di Ladri di biciclette all’Arsenale, e ai libri, con la presentazione di Gino e Fausto. Una storia italiana di Franco Quercioli alla libreria Blu Book. Il programma completo è consultabile sul sito della FIAB.
“L’adesione dell’Università è importante nel tentativo di fare di Pisa una città più ciclabile” ha detto Rosalba Tognetti, Prorettore per gli studenti e il diritto allo studio dell’ateneo cittadino. Proprio gli studenti sono i principali utilizzatori dei Ciclopi, il servizio di bike sharing lanciato lo scorso anno. Secondo i dati presentati da Pisamo, sui 1.600 abbonamenti annuali il 65% circa è stipulato da iscritti all’Università. Anche se è ancora presto per stilare un bilancio dell’andamento di Ciclopi. “Lo consideriamo ancora un esperimento, abbiamo solo una stazione in più rispetto al numero previsto inizialmente” spiega il presidente di FIAB Pisa Carlo Carminati, che lo segue da vicino si dice soddisfatto. “Le bici non vengono danneggiate e questo è un segnale positivo – afferma Marco Bertini, responsabile dell’ufficio biciclette di Pisamo – e i 500 prelievi al giorno ci fanno ben sperare per il futuro”.
“Per rendere una città a misura di due ruote non bastano le piste ciclabili” dice Carlo Carminati, “ci sono anche i provvedimenti che incoraggiano l’uso della bicicletta, soprattutto in connessione con altri mezzi di trasporto. In questo senso il bike sharing è fondamentale e serve a potenziare la portata dei mezzi pubblici”. Poi ci sono piccole cose che per un ciclista possono fare la differenza, come i doppi sensi per le bici che si cominciamo a vedere anche a Pisa. “FIAB è presente in città dal 2004 – afferma Carminati – cominciamo a vedere i primi risultati, come le ciclovie che sempre più spesso vengono create nel contesto di interventi di manutenzione straordinaria, con costi minori rispetto a quanto servirebbe per una pista realizzata ex novo”.
Se le piste ciclabili non sono tutto, la loro presenza resta comunque l’incentivo principale all’utilizzo delle due ruote. E a Pisa c’è ancora molto da fare da questo punto di vista. In questo senso c’è grande attesa per la decisione della Regione, che a breve deciderà sui fondi da stanziare per la costruzione di nuove ciclovie. “A giugno 2014 Palazzo Gambacorti ha approvato il piano per le piste ciclabili, che serve appunto per poter accedere ai fondi regionali – spiega l’assessore alla mobilità del Comune di Pisa David Gay – senza i quali non disponiamo delle risorse necessarie ai lavori”. Lavori importanti, che prevedono la realizzazione di una ciclopista in golena dell’Arno da Riglione al viale delle Piagge in sostituzione di quella esistente ma declassata perché costruita sull’argine, e il prolungamento del tracciato già agibile dal negozio Mediaworld fino all’ospedale di Cisanello.
Nessuna novità invece per quanto riguarda il passaggio a livello di Calambrone, chiuso dalle Ferrovie e ostacolo insormontabile per chi vuole andare da Pisa a Livorno in bicicletta. “Il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno – spiega l’assessore David Gay – inviato a Ferrovie dello Stato e al Comune di Livorno. Ancora non ci sono risposte, speriamo arrivino a breve anche perché siamo in contraddizione con quanto previsto per la ciclopista tirrenica nei piani della regione”.